La Ministra ai trasporti francese Elisabeth Borne ha inviato al Governo italiano il 7 marzo 2019 questo messaggio che contiene un testo fuorviante perché vuole lasciare intendere che la costruzione del tunnel transfrontaliero Torino-Lione e i suoi accessi francesi sono stati inclusi nel progetto di programmazione degli investimenti contenuti nel disegno di legge sull’orientamento della mobilità, attualmente all’esame del Senato francese. Qui sotto la sua traduzione.

Si tratta di una dichiarazione non confermata dai fatti, in basso portiamo le prove. I dettagli – Les détails

Scrive la Ministra Borne – Progetto di collegamento Lione-Torino

Il governo francese ha preso atto delle dichiarazioni del governo italiano in merito al progetto di Collegamento Lione-Torino.

Da parte sua, la Francia è convinta dell’importanza di questo grande progetto per gli scambi tra i nostri due paesi e per l’Europa.

Sostenuto da diversi decenni da Francia e Italia, il progetto Torino-Lione è oggetto di un trattato bilaterale ratificato nel 2017, e riceve il 40% dei finanziamenti europei per l’attuazione del tunnel transfrontaliero. La Francia riafferma il suo impegno a rispettare gli impegni assunti e la scadenza per la sua realizzazione.

La costruzione del tunnel transfrontaliero Torino-Lione e i suoi accessi francesi sono stati inclusi nel progetto di programmazione degli investimenti inclusi nel disegno di legge sull’orientamento della mobilità, attualmente all’esame del Senato. Anche il Ministro incaricato ai trasporti ha avviato una riflessione con le autorità locali per l’attuazione dell’accesso francese. (N.d.R. questo non è vero) 

La Francia ha sempre rispettato la volontà del governo italiano di riflettere su questo tema ed è naturalmente aperta alla discussione tra i partner.

Durante questa fase di discussione, la Francia è favorevole all’invio, in occasione della prossima riunione del Consiglio di Amministrazione di TELT, degli inviti a candidarsi alla partecipazione alle gare necessarie al proseguimento dell’attività dei cantieri. Questo permetterà di rispettare il tempo di riflessione voluto dall’Italia e conservare u finanziamenti europei.


In realtà nessun bando per lavori relativi al Tunnel di base può essere lanciato né alcun cantiere avviato per tali  lavori  fino a quando, come previsto all’art. 16 dell’Accordo di Roma 30.1.2012, Italia e Francia non abbiano messo “sul tappeto” tutti i fondi per costruire  tutto il tunnel di base di 57,5 km. L’Italia ne ha messi pochi, la Francia non ne ha messi affatto.

La Ministra Borne vuole fare intendere all’Italia che la Francia stia stanziando questi fondi. Non è vero !

 Mettiamo a disposizione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte le informazioni indispensabili alla corretta comprensione del messaggio della Ministra Borne.

La ministra dei trasporti ha dichiarato: “La costruzione del tunnel transfrontaliero Lione-Torino e i suoi accessi francesi sono stati inclusi nel programma di investimenti previsto dal disegno di legge sull’orientamento alla mobilità attualmente all’esame del Senato.”

Questa affermazione è falsa, come è facile da dimostrare.

- le parole Lione-Torino compaiono solo nella  relazione introduttiva della legge,

- l’articolo 30 della legge all’esame del Senato francese stabilisce le priorità d’investimento e illustra la pianificazione finanziaria e operativa degli investimenti statali nei sistemi di trasporto per il periodo 2019 – 2027,

-  di conseguenza “sono stati istituiti cinque programmi prioritari di investimento” e non sono citate le parole “Lione” o “Torino”, ma solo il rinvio ad una eventuale quinta priorità definita “politica ambiziosa di trasporto merci” non dettagliatamente precisata.

Tra i tre scenari presentati nel Rapporto COI lo Stato favorisce lo scenario 2 per i grandi progetti, in linea con le priorità di questa legge. Le esigenze di questo scenario per i prossimi dieci anni sono coerenti con le risorse disponibili, in linea con le cinque priorità sopra descritte. È quindi sulla base di questo scenario 2 che verrà costruita l’infrastruttura e che il bilancio dell’AFITF sarà costruito nei prossimi anni.

CONCLUSIONE

Non vi è  alcun impegno della Francia per la costruzione o il finanziamento del tunnel di base della Lione Torino.

I finanziamenti per la costruzione di nuove infrastrutture, come la sezione internazionale del collegamento ferroviario Lione-Torino, hanno un impatto sulla spesa pubblica ai sensi del trattato di Maastricht e sui prelievi obbligatori per le tratta di accesso al Tunnel che il COI ha rinviato a dopo il 2038.

Inoltre, il COI rileva che, per quanto riguardagli accessi al tunnel Lione-Torino, la nuova infrastruttura prevista in questo contesto tra Grenay e Saint-Jean-de-Maurienne mira a migliorare la qualità dei servizi ferroviari per il trasporto passeggeri verso Chambéry, Grenoble, Annecy o Aix-les-Bains e, per quanto riguarda le merci, ad aumentare la capacità di carico del binario, la cui necessità dipende dallo sviluppo del traffico merci, in particolare tra Francia e Italia.

Nella tabella degli investimenti del COI (cfr. pagine 77, 78 e 79) la Lione Torino non viene menzionata e non viene stanziato alcun importo perché ritiene che non sia stato dimostrato l’urgenza di intraprendere questi sviluppi, le cui caratteristiche socioeconomiche appaiono chiaramente sfavorevoli in questa fase.

In particolare, il completamento di questi lavori può essere previsto solo nel quadro di una cronologia adeguata all’aumento reale del traffico merci sul collegamento Lione-Torino. Al momento opportuno, sarà necessario analizzare con precisione gli aumenti di traffico e affinare i modelli per innescare tali investimenti non appena le aspettative ci permetteranno di ritenere che essi siano effettivamente giustificati.

Sembra improbabile che prima di dieci anni vi sia motivo per continuare gli studi relativi a questo progetto, che nel migliore dei casi sarà intrapreso dopo il 2038.

Projet de liaison Lyon-Turin

Le Gouvernement a pris connaissance des déclarations du gouvernement italien concernant le projet de liaison Lyon-Turin.

La France est pour sa part convaincue de la pertinence de ce projet majeur pour les échanges entre nos deux pays et pour l’Europe.

Porté depuis plusieurs décennies par la France et l’Italie, le projet Lyon-Turin fait l’objet d’un traité bilatéral ratifié en 2017, et bénéficie d’un financement européen à hauteur de 40% pour la réalisation du tunnel transfrontalier. La France réaffirme son attachement au respect des engagements pris et des délais de réalisation.

La réalisation du tunnel transfrontalier Lyon-Turin et de ses accès français ont été inscrits dans la programmation des investissements figurant dans le projet de loi d’orientation des mobilités, actuellement examiné au Sénat. La Ministre chargée des Transports a par ailleurs engagé un travail approfondi avec les collectivités locales pour la réalisation des accès français.

La France a toujours respecté le souhait du gouvernement italien de conduire une réflexion sur ce projet, et se tient naturellement ouverte à une discussion entre partenaires.

Durant cette phase de discussion, la France est favorable au lancement, à l’occasion du prochain conseil d’administration de TELT, des avis d’appels à candidature nécessaires à la poursuite du chantier. Cela permettra de respecter le temps de réflexion souhaité par l’Italie tout en préservant les financements européens.