Comunicato Stampa

3 luglio 2015

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TELT: i conti non tornano!

http://www.presidioeuropa.net/blog/?p=6532


La Commissione europea ha annunciato il 29 giugno 2015[1] che è disposta a sborsare solo €813 milioni per l’inutile traforo da St-Jean-de-Maurienne a Susa. La Francia e l’Italia ne avevano chiesto  almeno €466 milioni in più (€1,28 miliardi su €3,06 miliardi di lavori previsti fino al 2020[2]).

Sarebbero comunque stati una minima parte di quanto necessario, perché l’intera Torino-Lione costa a preventivo €26,6 miliardi di denari interamente pubblici, ma la Commissione ha evidentemente un giudizio molto negativo sulla capacità dei due Stati membri di investire seriamente i finanziamenti europei, e dunque ha ridotto  pesantemente il suo impegno, come già aveva fatto per il cunicolo de La Maddalena (Decisione UE del 5.3.13, taglio da €671,8 a €395 milioni[3]).

Dunque la Francia e l’Italia, grazie a LTF ora TELT, possono essere orgogliose di aver già perso €743 milioni di contributi comunitari in soli 2 anni! E prima ancora di aver iniziato i lavori veri e propri.

E intanto, poiché il cunicolo di Chiomonte non potrà essere completato entro il 31 dicembre 2015 come chiesto dall’Europa, l’Italia rischia anche di perdere ulteriori quote del relativo finanziamento che le spetta integralmente (art. 15 del Trattato di Roma tra Italia e Francia del 30 gennaio 2012).

Francia e Italia hanno annunciato di voler comunque iniziare i cantieri per il tunnel di base ma, in assenza di costi vincolanti e di impegni di spesa certi, violano così il Trattato di Roma da loro stesse sottoscritto  (artt. 16 e 18[4]), oltre che l’articolo 126 del TFUE[5] che esige una gestione sana e attenta del denaro pubblico.

Quando si abbandonerà definitivamente questo progetto vecchio e insensato, sarà sempre troppo tardi.


[3] Decisione della Commissione C(2013)1376 5.3.2013 http://www.presidioeuropa.net/blog/?p=3721

[4] Francia e l’Italia violano le disposizioni  dell’articolo 16 del trattato di Roma del 30 gennaio 2012 decidendo di iniziare dei lavori senza disporre della totalità dei finanziamenti come lo esige una gestione sana e attenta del denaro pubblico (Articolo 126 del  TFUE) e anche le disposizioni  dell’articolo 18 avendo affidato la certificazione dei costi, che deve essere condotta da un soggetto terzo indipendente,  ad un subappaltatore, la società GDF Suez Tractebel, che dichiara di aver lavorato per Lyon Turin Ferroviaire dal 2002 al 2006 e dal 2009 al 2013.

[5] TFUE – Trattato sul funzionamento dell’unione Europea: 1. Gli Stati membri devono evitare disavanzi pubblici eccessivi. http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=uriserv:OJ.C_.2012.326.01.0001.01.ITA#C_2012326IT.01004701