Comunicato Stampa – Communiqué de Presse Press Release

Français en bas – English below

24.10.2016

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Dossier per i Media – MEDIA KIT

Una sentenza storica  –>  La Sentenza in Italiano

 Cosa accadrà nel Parlamento Europeo il 26 Ottobre ?

Oltre 150 cittadine e i cittadini in lotta contro le Grandi Opere Inutili e Imposte entreranno nel Parlamento Europeo mercoledì 26 ottobre per consegnare alle Istituzioni Europee la Sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli – TPP  “Diritti Fondamentali, Partecipazione delle Comunità Locali e Grandi Opere”


Quella di mercoledì 26 ottobre all’interno del Parlamento Europeo sarà una pacifica azione decisa il 17 luglio 2016 a Bayonne dal 6° Forum contro le Grandi Opere Inutili e Imposte, anche con lo scopo di rafforzare le relazioni tra le associazioni e i movimenti in lotta contro le GOII a livello europeo, che ha avuto il sostegno dei gruppi politici della GUE, dei Verdi e del Movimento 5 Stelle.

150 cittadini/e consegneranno alle Istituzioni Europee, attraverso un atto politico e simbolico di elevato valore, la Sentenza “Diritti Fondamentali, Partecipazione delle Comunità Locali e Grandi Opere – dal Tav Torino – Lione alla realtà globale” emessa nel mese di novembre 2015 dal Tribunale Permanente dei Popoli – TPP, definita storica perché condanna l’intero Sistema delle Grandi Opere in Europa e oltre.

Il 26 ottobre alle ore 15 le cittadini e i cittadini (così si presenteranno) entreranno nel Parlamento Europeo di Strasburgo non solo per assistere a questo importante atto politico, ma anche per segnalare che la fiducia nel Parlamento europeo esige delle risposte e delle iniziative coraggiose che troppo tardano ad arrivare, pur sapendo che il Parlamento, unica Istituzione europea eletta, è debole perché non dispone dell’iniziativa legislativa. Essi si attendono tuttavia che questa Istituzione, pur nel limite dei Trattati, agisca con delle iniziative più esigenti per i diritti delle persone, ponendoli prima della libertà di circolazione dei capitali e delle merci.

In questa Sentenza del TPP è scritto che nel Sistema delle Grandi Opere “i governi sono al servizio dei grandi interessi economici e finanziari e sono ignorate le opinioni delle popolazioni. Ciò rappresenta, nel cuore dell’Europa, una minaccia gravissima all’essenza dello stato di diritto e del sistema democratico che deve essere fondato sulla partecipazione e la promozione dei diritti, del benessere e della dignità delle persone”.

Nella  Sentenza del TPP sono minuziosamente indicate le “violazioni dei diritti fondamentali degli abitanti e delle comunità locali e le responsabilità di queste violazioni attribuite in primo luogo ai Governi, all’Unione europea che ha omesso di dare risposte concrete alle denunce ripetutamente formulate dalle comunità colpite e presentate alla Commissione di petizioni del Parlamento europeo e infine al “Coordinatore europeo del Corridoio Mediterraneo TEN-T Laurens Jan Brinkhorst che ha contribuito alla diffusione di informazioni non controllate e alla squalificazione della protesta delle comunità della Val di Susa ignorandone i contenuti reali, e stigmatizzandole come poco rappresentative e violente”.

Diamo conto di alcune dichiarazioni di coloro che interverranno nella Sala S.2.1 dalle ore 17 alle ore 19, qui il Programma. Web streaming  goo.gl/WhE4MW

Philippe Texier[1] Presidente della Sessione di Torino del TPP afferma che, di fronte alla constatazione che le Istituzioni agiscono senza ascoltare i cittadini, anzi reprimendo le loro legittime richieste di contestazione delle Grandi Opere Inutili e Imposte, Sarebbe auspicabile che si smettesse di «criminalizzare» o di stigmatizzare la protesta sociale, giustificata dalla mancanza di concertazione” e “La Commissione Europea e la Commissione delle Petizioni al Parlamento Europeo”, “dovrebbero esaminare i progetti presentati senza mai scartare l’opzione zero, cioè il suo abbandono”. E suggerisce che “le Istituzioni Europee dovrebbero prendere in considerazione l’interesse reale della comunità coinvolte e del popolo in generale”.

Livio Pepino, Presidente del Controsservatorio Val di Susa e rappresentante dell’accusa nella sessione di Torino del TPP riconosce che la Sentenza del TPP è un documento importante perché “individua nelle politiche ambientali prevalenti, e nei progetti delle grandi opere in genere, attacchi gravissimi non solo al futuro del Pianeta ma anche al corretto funzionamento della democrazia”.

Alberto Perino, del Movimento No TAV ricorda che oltre 25 anni di lotte del popolo della Val Susa per impedire l’assalto alla diligenza dei beni comuni (denaro pubblico, territorio, futuro) da parte delle lobby del tondino e del cemento, osteggiati e perseguitati da tutti i poteri forti (governi centrali e periferici, media, magistratura e polizia) hanno trovato nella Sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli legittimazione e dignità di “sentinelle che lanciano l’allarme” che in tutta Europa cercano di impedire la distruzione dei beni comuni da parte delle Grandi Opere Inutili e Imposte, porteranno la Sentenza del TPP alle Istituzioni Europee perché rinsaviscano e cessino di porre il dio denaro e il dio profitto al primo posto nella scala dei valori e dei beni pubblici. E’ necessario che l’Umanità, la Fratellanza, la Difesa della Terra siano poste in cima alla scala delle priorità che un politico e un pubblico amministratore deve difendere: questa difesa e questo impegno deve essere l’obiettivo della politica europea.

Paolo Prieri del Forum Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte, sottolinea l’importanza della Sentenza che “dovrebbe essere ascoltata con il riguardo dovuto verso la saggezza dei suoi estensori, e ascoltato da tutti coloro che sono stati indicati dai cittadini come loro rappresentanti, in Europa e negli Stati membri”, aggiungendo anche che “Nel Sistema delle Grandi Opere si realizza uno sterminio che non si ferma a quello della Natura, ma addirittura lo anticipa con lo sterminio dei diritti realizzato mediante la non applicazione dei principi “volti ad assicurare la partecipazione piena ed effettiva dei cittadini”. E conclude con la necessità di “richiamare alla responsabilità soggettiva coloro che agiscono e decidono nel Sistema delle Grandi Opere, siano essi politici, amministratori, imprenditori, finanzieri o obbedienti burocrati”.

Victor Pachon del CADE osserva che “coloro che promuovevano questi progetti erano i fautori di un mondo che stava morendo. Ma questo mondo morde ancora, manca di intelligenza e si basa su presunzioni ancestrali,  e spera che “imponendo” i progetti attraverso documenti falsificati e manipolati sarebbe sufficiente a convincere un’opinione pubblica annoiata. Questo disprezzo già oltraggiava le popolazioni. Ora ci criminalizzano e militarizzano le loro operazioni. Questo è un ulteriore passo nel cammino del disprezzo. E questo ha portato alla morte di Rémi Fraisseil giovane attivista ucciso al’età di  21 anni a Sivens il 26 ottobre 2014 da una granata della polizia, mercoledì gli sarà reso omaggio nel Parlamento Europeo.

Mike Geddes di Stop HS2, mentre “accoglie con piacere la Sentenza del TPP sui diritti umani e civili e la legittimazione dei cittadini”, ricorda che questa si applicano non solo al TAV Torino – Lione ma anche a molte altre Grandi Opere Inutili e Imposte, incluso l’HS2 in Inghilterra e ricorda che “Il governo della Gran Bretagna ha calpestato i diritti dei cittadini ed i processi democratici nel difendere l’elefante bianco, il megaprogetto HS2”.


Qui la trascrizione di alcuni estratti della Sentenza del TPP

La Sentenza del TPP afferma che nel Sistema delle Grandi Opere L’opacità dei fini realmente perseguiti ha bisogno di formule programmaticamente oscure nel presentare le attività intraprese, sostituendo la trasparenza con la segretezza che è per antonomasia brodo di coltura del potere autoritario”.

Nelle sue conclusioni “Il Tribunale raccomanda ai movimenti sociali, alle associazioni e ai comitati che si battono o potrebbero battersi contro le violazioni degli obblighi di cui sopra in materia di grandi opere, di richiedere, esercitando i propri diritti e col necessario vigore, agli Stati e agli altri soggetti tenuti ad assicurare la partecipazione del pubblico alle procedure di deliberazione di grandi opere, di praticare in concreto tali procedure fin dall’inizio di ogni attività di deliberazione e per tutta la loro durata, così come richiesto dalla Convenzione di Aarhus”.

E infine il TPP ricorda che “Gli Stati hanno il dovere costituzionale di proteggere i diritti dei loro cittadini. Per questo motivo devono perciò assicurare questa protezione contro le lobby economiche e finanziarie nazionali o transnazionali esaminando ogni progetto secondo i criteri definiti da vari trattati internazionali, in particolare la Convenzione di Aarhus del 25 giugno 1998 che prevede una informazione adeguata ed efficiente, la partecipazione effettiva dei cittadini durante tutto il processo di decisione e l’obbligo delle istituzioni competenti di tenere in conto in modo adeguato dei risultati derivanti dalla partecipazione dei cittadini.”


[1] Philippe Texier, Magistrato onorario della Corte di Cassazione francese, già membro e presidente del Comitato di diritti economici, sociali e culturali dell’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite.


Que va-t-il se passer au Parlement européen le 26 Octobre ?

Plus de 150 citoyennes et citoyens en lutte contre les Grands Projets Inutiles et Imposésentreront au Parlement européen de Strasbourg pour remettre aux Institutions européennes le Jugement du TPP « Droits Fondamentaux, Participation des Communautés Locales et Grands Projets »

Une sentence historique  –> Le Jugement en Français


Celle du mercredi 26 octobre, à l’intérieure du Parlement Européen, sera une pacifique action décidée le 17 juillet 2016 à Bayonne par le 6ème Forum contre les Grands Projets Inutiles et Imposés, dont le but est aussi de renforcer les relations parmi les associations et les mouvements en lutte contre les GPII à niveau européen, qui a aussi reçu le soutien des Groupes politiques GUE, Verts/ALE et Mouvement 5 Etoiles.

150 citoyennes et citoyens remettrons aux Institutions Européennes, a travers d’un acte politique et symbolique de grande valeur, le Jugement « Droits Fondamentaux, Participation des Communautés Locales et Grands Projets, du Tav Lyon-Turin à la réalité globale » émis au mois de novembre 2015 par le Tribunal Permanent des Peuples, définie historique parce que condamne  l’entier Système des Grands Projets Inutiles et Imposés en Europe et au delà.

Le 26 octobre à 15h00 les citoyennes et les citoyens (ainsi ils/elles se présenterons) entrerons dans le Parlement Européen de Strasbourg non pas pour assister à cet acte politique important, mais pour indiquer que la confiance dans le Parlement européen sollicite des réponses et des initiatives courageuses trop lentes à venir. On sait que le Parlement, seule Institution européenne élue, est faible, car ne dispose pas de l’initiative législative. Cependant, nous nous attendons à ce que cette Institution, même dans les limites des Traités, agisse avec des initiatives plus exigeantes pour les droits des personnes, en les plaçant avant la libre circulation des capitaux et des marchandises

Dans ce Jugement il est écrit que dans le Système des Grands Projets « les gouvernements, au service des grands intérêts économiques et les opinions des populations sont ignorées. Cela représente, au cœur de l’Europe, une menace extrêmement grave contre l’essence de l’état de droit et du système démocratique, qui doit nécessairement être fondé sur la participation et le respect des droits et de la dignité des personnes.»

Dans le Jugement sont minutieusement indiquées les violations des droits fondamentaux des populations et des communautés locales et les responsabilités, imputées en premier lieu aux Gouvernements, à l’Union Européenne qui à omis d’apporter des réponses concrètes aux plaintes réitérées formulées par les communautés touchées et présentées devant la Commission des pétitions du Parlement européen et enfin au Coordonnateur européen du Corridor méditerranéen RTE-T Laurens Jan Brinkhorst qui a contribué à diffuser des informations non-vérifiées et à jeter le discrédit sur le mouvement de contestation des communautés du Val de Suse, en les stigmatisant comme violentes et peu représentatives.

Nous rapportons ici quelques déclarations de ceux qui s’exprimeront dans la salle S 2.1 de 17 à 19 heures, ici le Programme. Web streaming  goo.gl/WhE4MW.

Philippe Texier[1], Président de la Session de Turin du TPP, affirme que, face à la constatation que les Institutions agissent sans écouter les citoyens et en réprimant leur légitime contestation des Grands Projets Inutiles et Imposés, « il serait aussi souhaitable de cesser de  «criminaliser» ou de stigmatiser la protestation sociale, justifiée par le manque de concertation » et il continue « que la Commission Européenne et la Commission des Pétitions du Parlement Européen  devraient examiner les projets présentés sans jamais écarter l’option zéro, c’est-à-dire l’abandon du projet. Et enfin il suggère que « les Instituions européennes devraient examiner les projets présentés, en prenant en considération l’intérêt réel des communautés affectées et le peuple en général ».

Livio Pepino, Président du Contre Observatoire Val de Suse er représentant de l’accusation dans la Session de Turin du TPP reconnaît que le jugement est un document important « parce qu’il identifie dans les politiques environnementales qui prévalent, et dans les projets des grands travaux en général, de très graves attaques non seulement pour l’avenir de la Planète, mais aussi au bon fonctionnement de la démocratie ».

Alberto Perino, du Mouvement No TAV rappelle que « plus d’un quart de siècle de lutte du peuple du Val Suse pour empêcher l’attaque à la diligence des biens communs (l’argent public, le territoire, l’avenir) par le lobby du bâtiment, une opposition persécutée par tous les pouvoirs (gouvernements centraux et périphériques, médias, justice et police) ont trouvé dans le Jugement du Tribunal Permanent des Peuples la légitimité et la dignité de “lanceurs d’alerte” qui tentent d’empêcher à travers l’Europe la destruction des biens communs par les Système de Grands Projets Inutiles et Imposés, et remettrons le Jugement du TPP aux Institutions Européennes afin qu’elles reviennent à la raison et cessent de mettre le dieu argent et le dieu profit en première place dans l’échelle des valeurs et des biens communs. Il est nécessaire que l’Humanité, la Fraternité, la Défense de la Terre soient mises au sommet de l’échelle des priorités que les hommes et les femmes politiques et les administrateurs publics doivent défendre: cette défense et cet engagement devrait être l’objectif des politiques européennes.

Paolo Prieri du Forum International contre les Grands Projets Inutiles et Imposés, souligne l’importance du Jugement que « devrait être accueilli en tenant compte de la sagesse de ses rédacteurs, et entendu par tous ceux qui ont été indiqué par les citoyens comme leurs représentants en Europe et aux États membres » et ajoute que « Dans le Système des Grands Projets, il est réalisé une extermination qui ne se limite pas à celle de la Nature, mais qui est anticipé par l’extermination des droits créés par la non-application des principes  “visant à assurer la pleine et efficace participation des citoyens. Il termine en déclarant que il faudrait « rappeler à la responsabilité subjective tous ceux qui agissent et décident dans le Système des Grands Projets, qu’ils soient des politiques, des administrateurs, des entrepreneurs, des financiers ou des bureaucrates obéissants. »

Victor Pachon du CADE observe « que ceux qui poussaient ces projets étaient les tenants d’un monde qui s’éteignait . Mais ce monde là mord encore, il manque d’intelligence et s’appuie sur des vanités ancestrales. Aussi ils ne leur reste, comme unique recours, que “d’imposer” leurs projets. Ils avaient pensé que des documents falsifiés et manipulés suffisaient à convaincre une opinion publique désabusée. Ce mépris bafouait déjà les populations. Désormais ils nous criminalisent et militarisent leurs opérations. C’est une étape supplémentaire dans le mépris. Et cela a entrainé la mort de Rémi Fraisse, le jeune militant tué à l’âge de 21 ans à Sivens le 26 Octobre 2014 par une grenade de la police, mercredi nous lui rendrons hommage dans le Parlement européen.

Mike Geddes de Stop HS2 se félicite du Jugement du TPP sur les droits humains et civils et la legitimation des citoyens et rappelle que les résultats du TPP sont pertinentes non seulement à la TAV Turin-Lyon, mais à beaucoup d’autres Grands Projets Inutiles et Imposés, y compris l’HS2 en Angleterre. Le Gouvernement du Royaume Uni a piétiné les droits des citoyens et les processus démocratiques dans la défense de l’éléphant blanc, le méga projet HS2


Ici la transcription de extraits du Jugement du TPP.

Le Jugement du TPP affirme que dans le Système des Grands Projet Inutile set Imposés « L’opacité des finalités véritablement poursuivies a besoin de formules obscures dans sa programmation et la présentation des activités entreprises, substituant le secret à la transparence qui est, par excellence, le bouillon de culture du pouvoir autoritaire. »

Dans ses conclusions « Le Tribunal recommande aux mouvements sociaux, aux associations et aux comités qui luttent ou pourraient lutter contre les violations des obligations énoncées ci-dessus en matière de Grands Projets, d’exercer avec toute la vigueur nécessaire leur droits, de réclamer aux États et autres sujets tenus d’assurer la participation du public aux procédures de délibération des grands projets la mise en place des dites procédures dès le départ et tout au long des délibérations, comme stipulé par la Convention de Aarhus ; ainsi que d’actionner tous les leviers  légitimes pour les y contraindre en cas de manquement aux dites obligations, en particulier le recours au Comité d’examen du respect des dispositions de la Convention de Aarhus.

Et enfin le TPP rappelle que « Les États ont le devoir constitutionnel de protéger les droits de leurs citoyens. Ils doivent par conséquent assurer cette protection contre les lobbies économiques et financiers nationaux ou transnationaux en examinant chaque projet selon les critères définis par les différents traités internationaux, en particulier la Convention de Aarhus du 25 juin 1998 qui prévoit une information juste et efficace, la participation effective des citoyens tout au long du processus de décision et l’obligation pour les institutions compétentes de prendre en compte de manière appropriée les résultats de la participation des citoyens. »


[1] Philippe Texier, Magistrat honoraire de la Cour suprême de Cassation, française, ancien membre et Président du Comité des droits économiques, sociaux et culturels du Bureau du Haut Commissariat des Nations Unies

What’s happening in the European Parliament on 26 October 2016 ?

More than 150 citizens opposing Unnecessary and Imposed Mega Projects will enter the European Parliament on 26th October at 3 pm to deliver the PPT Judgment “Fundamental Rights, Participation of Local Communities and Mega Projects” to the European Institutions

 A historic Judgment –> The Judgment in English


The event on Wednesday, 26 October, inside the European Parliament, will be a peaceful initiative decided upon on 17 July, 2016 in Bayonne by the 6th Forum against Unnecessary and Imposed Mega Projects (UIMP), with the aim of also reinforcing the relationship between associations and movements opposing UIMP on a European level. It also has the support of the political Groups of the GUE, the Greens/EFA and the 5 Star Movement.

150 citizens, in a powerful, symbolic political act will consign to European Institutions the Judgment of PPT “Fundamental Rights, Participation of Local Communities and Mega Projects – From the Turin high-speed railway line to global realities”, delivered in November 2015 by the Permanent Peoples’ Tribunal, and defined historic sentence because it condemns the entire Mega Project System in Europe and beyond.

On 26 October at 3 pm, citizens (who will present themselves as such) will enter the European Parliament in Strasbourg, not only to be witnesses to this important political act, but also to tell the European Parliament that trust requires answers and courageous initiatives that have been awaited for too long; notwithstanding the awareness that the Parliament, as the only elected body, is weak because it cannot legislate. Nevertheless, they expect this institution to work towards promoting the rights of people and their freedom of movement, placing these factors before the circulation of capital and goods, while remaining within the limits of relevant Treaties.

The Judgment states that within the Mega Project System “the governments are at the service of big economic and financial interests and the opinions of the local populations are ignored. This represents an extremely serious threat to the essence of the rule of law and the democratic system in the heart of Europe, which must necessarily be based on the participation and promotion of the rights, well being, the dignity of its people.”

The Judgment details “violations of the fundamental rights of local inhabitants and communities and the responsibility of these violations are firstly placed on the Governments, then the European Union through its failure to respond to repeated denunciations formulated by the affected communities and presented to the European Parliament’s Petitions Committee, and finally on the European Coordinator of the TEN-T Mediterranean corridor Laurens Jan Brinkhorst, who contributed to the uncontrolled diffusion of information and the disqualification of the protest by the community of the Susa Valley ignoring the real content, and stigmatizing them as being unrepresentative and violent.”

We provide here some statements by those acting at the event from 5:00 pm to 7:00 pm in Room L 2.1: Program Web Streaming  goo.gl/WhE4MW.

Philippe Texier[ [1], President of the PPT Session He affirms that, when faced with the statement that Institutions act without listening to citizens, actually repressing their legitimate requests to oppose Unnecessary and Imposed Mega Projects “stopping the ‘criminalization’ or stigmatization of social protest, which is justified due to the lack of consultation, is also auspicious.” And the European Commission and the European Parliament’s Petitions Committee “should examine the projects presented without rejecting the zero option, that is abandoning the project.” And he suggests that “European Institutions should examine the project presented, taking into consideration the real interests of the affected communities and the general public.”

Livio Pepino, President of the Val Susa Counter-Observatory He represented the prosecution in the Turin PPT session and recognizes that the Decision is an important document because: “it identifies the fact that environmental policy, and mega projects in general, seriously endanger not only the future of the Planet but also the correct functioning of democracy.”

Alberto Perino, Member of the No TAV Movement He reminds us that for more than a quarter of a century, the people of Val Susa who have struggled to halt a disregard for the Commons (public money, territory, the future) on the part of the construction lobby, and have been held hostage and persecuted by powerful forces (central and peripheral governments, media, the judicial system and the police), have found legitimacy in the sentence of the Permanent Peoples’ Tribunal and dignity as the “whistleblowers” setting off alarms that are trying to stop the destruction of the Commons by Unnecessary and Imposed Mega Projects. They will be bringing the PPT Decision to European Institutions so they will come to their senses and stop putting the false gods of money and profit at the top of the list of values and public good. Humanity, Brotherhood and the Defense of the Earth must be placed as top priorities that a politician and public official must defend: this defense and this commitment must be the objective of European policy.

Paolo Prieri from the International Forum against UIMP He underlines the importance of the Judgment which “should be received with the respect due to the wisdom of its writers and it should be considered by all those who were elected by citizens to represent them in Europe and in the Member States,” adding that “the Mega Projects System embodies an ongoing process leading to the extermination of Nature, but is being preceded by the extermination of rights, carried on through the omitted application of the principles ‘intended to guarantee full and effective citizens’ participation’.” He concludes with the need to demand that those who operate and make decisions within the Mega Projects System, be they politicians, administrators, entrepreneurs, financial experts or compliant bureaucrats, take their personal responsibilities.

Victor Pachon of CADE He observes that “those who push these projects are safeguarding a world that is extinguishing”. But “that world still bites back, it lacks intelligence and relies on ancestral vanity and hopes that ‘imposing’ projects through falsified and sufficiently manipulated documents would convince a disillusioned public opinion. This contempt makes a mockery of the people. Henceforth, they criminalize us and militarize their actions. It’s an additional phase in the contempt. And this led to the death of Rémi Fraisse”.

Mike Geddes of Stop HS2 While he welcomes with pleasure the Judgement of the PPT in respect of human and civil rights and citizen empowerment, he reminds us that the findings are relevant not only to the Turin-Lyon TAV but to many other Unnecessary and Imposed Mega Projects including HS2 in England. “The UK government has ridden roughshod over citizens’ rights and democratic processes in defending the HS2 white elephant megaproject.”


Here the transcript of some excerpts from the Judgment of the TPP.

The Judgment affirms that in the Mega Project System: “the lack of transparency of the outcomes pursued in reality requires obscure formulas in their programming and the presentation of activities undertaken while replacing transparency with secrecy and thus providing the perfect breeding ground of authoritarian power.”

In its conclusions, the Judgment “recommends to social movements, associations and committees which struggle against or could struggle against the violation of the above-mentioned obligations regarding mega projects, to ask with the same vigour … the States and other subjects responsible for ensuring public participation in the deliberation process of mega projects from the beginning of each deliberation activity and for the duration, as is requested in the Aarhus Convention.”

And finally, the PPT asserts that: “the States have the constitutional duty to protect the rights of their citizens. For this reason they must uphold this protection against national and transnational economic and financial lobbies by examining every project according to the criteria defined by the various international treaties, in particular the Aarhus Convention of 25 June 1998 which foresees providing appropriate and effective information, effective citizen participation during the decision-making process and the obligation of competent institutions of taking into account the results obtained by citizen participation in the appropriate manner.”

[1] Philippe Texier, honorary member of the French Final Court of Appeal and former President of the Committee on Economic, Social and Cultural Rights of the Office of the High Commission of the United Nations


  CONTACTS

 Paolo Prieri – Stop UIMP Forum

www.PresidioEuropa.net/blog  +39 320 265 9560

Michel Dupont – Collectif GCO NON MERCI

http://gcononmerci.org/  +33 6 70 04 91 14