La storia dei rapporti tra Movimento e Parlamento Europeo comincia nel 2003 quando venne inviata la prima petizione alla Commissione Petizioni.
Da lì in poi praticamente ogni anno venne inviata una petizione, ciascuna avente come oggetto un particolare aspetto della problematica TAV, quindi salute, ambiente, ecc…
Tutte queste petizioni sono state accolte ma sono tutt’ora senza riposta: la Commissione le ha accumulate in una sorta di dossier unico, il quale è tuttora aperto, e dunque la questione rimane sospesa.

Nel Settembre 2007 ci fu la consegna di 32000 firme rilegate in vari volumi alla Commissione Petizioni a Strasburgo da un folto gruppo di persone del movimento NOTAV.

Nel 2010 ci fu inizialmente la triplice consegna della Carta di Hendaye, che finì sulle scrivanie dei Parlamentari Europei a Strasburgo, di Sarkozy a Nizza e di Prodi a Roma.
Nello stesso anno al Parlamento Europeo fu indetta una conferenza stampa organizzata da Giulietto Chiesa, dove l’ingegnere Ivan Cicconi potè illustrare una serie di dati economici accompagnati da una forte espressione di dubbio verso la fattibilità dell’opera.
Si arrivò così ad Ottobre 2010 in cui una piccola delegazione ottenne un’audizione presso la Commissione Petizioni, nella quale venne sollecitato un qualche genere di impegno concreto da parte del PE.

In seguito a quella audizione, Sonia Alfano si fece promotrice della lettera firmata da 24 membri del PE, che nel complesso rappresentavano 12 paesi membri e 5 schieramenti politici.
La lettera, datata 9 Novembre 2011, venne inviata ai 3 presidenti dell’UE, ovvero Van Rompuy (Pres. del Consiglio), Barroso (Pres. delle Commissioni) e Buzek (Pres. del Parlamento). Nella lettera in particolare si denunciava il vero e proprio scandalo della militarizzazione: a questa lettera i 3 presidenti hanno dato solo una riposta generica e di circostanza che è stata affidata alla solita Commissione Petizioni.

La lettera ha però fatto sì che una delegazione di 4 membri del Parlamento Europeo a Febbraio 2012 abbia finalmente visitato l’area militarizzata di Chiomonte e incontrato i cittadini della Valsusa. La delegazione, autonominatasi, era composta da Sonia Alfano (liberaldemocratici), Gianni Vattimo (liberaldemocratici), Sabine Wils (sinistra unita europea) ed Eva Lichtenberger (verdi e membro della Commissione Trasporti).
La serata di incontro con i cittadini della Valsusa ha avuto luogo a Bussoleno, nel salone Don Bunino, mentre la visita all’area militarizzata fu concessa solo ai 4 membri del PE e non ai consiglieri regionali del Piemonte né della Regione Rhône-Alpes che ne avevano fatto richiesta. Al termine della visita i Parlamentari e soprattutto Eva Lichtemberger rilasciarono dichiarazioni indignate ai media presenti: “Questo non è un cantiere!
Siamo a tutt’oggi in attesa di veder gli sviluppi di questa visita.