Comunicato Stampa – 12 dicembre 2012

 Gli oppositori italo-francesi alla Torino-Lione hanno inviato una

LETTERA  AI  DEPUTATI  EUROPEI

Lettera ai MEPs, 10 dicembre 2012 Anniversario Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Reazione ai gravi fatti accaduti a Lione il 1° e 3 dicembre

 Il “Coordinamento italo-francese degli oppositori alla Torino-Lione” ha inviato una lettera ai 753 Deputati europei nella quale sono stati descritti gli attacchi alla libertà di movimento di cittadini italiani e francesi avvenuti il 1° e 3 dicembre scorso sul suolo francese.   I cittadini si erano riuniti pacificamente per discutere e contestare insieme il progetto Torino-Lione.

Il Coordinamento italo-francese ha informato il Parlamento Europeo, precisando in particolare:

1° dicembre: “All’alba i quindici passeggeri italiani di un mini bus proveniente dalla Val Susa sono stati fatti scendere all’uscita del tunnel del Fréjus e sottoposti a numerosi controlli da parte delle forze di polizia francese. Nel corso dei controlli la polizia ha confiscato alcuni apparecchi telefonici e li ha sottoposti ad accurate perquisizioni nel quadro di procedure di polizia non comunicate ai passeggeri. Le persone non sono state informati dei loro diritti ed è stato loro impedito di comunicare con l’esterno.”

3 dicembre: “Al termine della pacifica manifestazione  a Lione la polizia ha impedito ai pedoni di disperdersi e di lasciare la piazza di fronte alla Gare des Brotteaux, pretendendo che i dodici autobus italiani avrebbero dovuto abbandonare la piazza prima dell’uscita dalla piazza dei pedoni. La polizia ha in questo modo impedito per ore la libera circolazione dei circa 600 cittadini italiani che erano a bordo dei mezzi che sono stati di fatto espulsi dalla Francia con accompagnamento forzato alla frontiera.

Sembra che per l’esecuzione di queste attività di polizia sia stata violata la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e le sue disposizioni in materia di libera circolazione delle persone.

Gli organizzatori della manifestazione hanno cercato di proporre alla polizia la dispersione dei pedoni in piccoli gruppi anche attraverso diverse uscite. Il Prefetto di Lione, contattato al telefono più volte da Noël Communod, Consigliere Regionale Rhône-Alpes, non è intervenuto e la polizia ha continuato ostinatamente a impedire agli oppositori di disperdersi pacificamente.

Ora i due Governi hanno annunciato di volersi impegnare per la realizzazione del tunnel di base Torino-Lione senza tenere conto che il finanziamento europeo non è ancora approvato e che il Vice Presidente della Commissione Europea Siim Kallas ha intanto chiesto a Francia e l’Italia l’aumento del loro contributo.

Ancora una volta, con precipitazione, contro il parere della Corte dei Conti francese e senza consultazione pubblica, i Governi italiano e francese stanno cercando di imporre ai loro cittadini un progetto inutile, devastante ed economicamente insostenibile.

Tutto questo mentre le vie di trasporto esistenti (linea ferroviaria storica e vie marittime) consentono di togliere subito dalla strada merci oggi trasportate da almeno un milione di camion. Ma per questa soluzione di immediato utilizzo i Governi non hanno fretta!