1. – La Transalpine, lobby francese promotrice della Lyon Turin, alimenta fin dalla sua costituzione nel 1991 la comunicazione intorno al progetto fornendo argomenti ai decisori politici e ai media. Recentemente, in vista di quella che appare dal lato dei proponenti la decisione finale, ha pubblicato il dossier 2023 l’Ora delle Scelte nel quale racconta come la Commissione europea, per sbloccare i prossimi finanziamenti CEF 2021-2027, voglia imporre alla Francia e all’Italia la decisione di assumere impegni definitivi anche alla realizzazione delle tratte di accesso nazionali al tunnel di base. Così scrive la Transalpine citando la Coordinatrice Iveta RADIČOVÀ che afferma che “Un tunnel senza gli accessi nazionali non ha senso.” Traduzione: “o si fa tutto, tunnel di base e accessi nazionali, oppure la Commissione non fornirà alcun sostegno”. La realtà è forse un po’ più complicata, si può approfondire qui.

2. – La Transalpine assicura ai suoi lettori che l’Italia ha già fatto i suoi compiti (stanziamento dei finanziamento del tunnel e degli accessi), mentre bacchetta la Francia che continua a tentennare visto che la Decisione del COI – Consiglio Orientamento Infrastrutture sulle scelte della mobilità in Francia, annunciata in un primo tempo per il 15 dicembre, è slittata al gennaio 2023.

3. – La Transalpine ricorda che la data di deposito della domanda alla Commissione europea per richiedere i finanziamenti al progetto (tunnel e accessi) a valere sui fondi CEF 2021-2027 - Regulation (EU) 2021/1153 da parte di Francia e Italia scadrà il 18 gennaio 2023. Qui la documentazione dal sito del MIT.

4. – Per fermare gli ardori decisionisti francesi a favore della Lyon-Turin la NUPES (coalizione di sinistra) ha lanciato il 5 settembre 2022 la richiesta della costituzione all’interno dell’Assemblea Nazionale (**) di una Commissione di Inchiesta per valutare le devastanti perdite di acquiferi derivanti dallo scavo del tunnel. La Risoluzione non ha tuttavia raggiunto il numero di sottoscrizioni necessario di 189 con l’adesione dei deputati LFI e Verdi, anche perché i due partiti di “sinistra storica”, che fanno parte della NUPES, il “PS-Partito Socialista” e il “GDR-PCF Sinistra democratica e repubblicana (Partito Comunista Francese)”, non hanno sottoscritto tale Risoluzione.

(**) Qui il testo in francese: Proposta di risoluzione n. 217 per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul mancato rispetto della legislazione e dei regolamenti in materia di acque in relazione al progetto di tunnel ferroviari transfrontalieri e relativi accessi per l’apertura di una nuova linea ferroviaria supplementare tra Lione e Torino.

5. – Ma nei giorni scorsi il PCF ha fatto anche di meglio presentando il 13 dicembre al Governo francese una Proposta di Risoluzione (che sembra essere stata redatta dalla Transalpine) con la quale:

- Invita il Governo a prendere una decisione rapida sulla via d’accesso francese al tunnel franco-italiano del collegamento ferroviario transalpino Lione-Torino;

- Invita il Governo a formulare le sue richieste di sovvenzioni per la costruzione degli accessi ferroviari al tunnel Lione-Torino rispondendo all’invito dell’Unione Europea a presentare progetti sulle infrastrutture di trasporto, la cui scadenza è fissata al 18 gennaio 2023.

Ma questa Risoluzione va letta tutta, qui il testo tradotto in italiano.