ANALISI del DISCORSO di Hubert du Mesnil, Presidente di TELT

Dall’esame delle dichiarazioni di Hubert du Mesnil si conosce bene la dimensione delle ambizioni di TELT sugli accessi francesi, ossia cosa dovrà essere realizzato (entro il 2030 la prima fase ?) per dare un senso al tunnel della Lyon-Turin.
L’investimento viene presentato in questo nuovo sito in 2 fasi https://www.projet-lyonturin.fr/ e vale € 8,6 miliardi.
La fase 1 Linea Mista 78 km da Lyon a Chambéry, la Fase 2 di 62 km Linea Merci da Avressieux a Saint-Jean-de-Maurienne e contiene le tre gallerie di Glandon (10 km), Belledonne (20 km), Chartreuse (25 km) per le quali l’etichetta afferma “1er tube”, dunque rinviando la costruzione della seconda canna. Non è indicata la data di entrata in esercizio di queste due fasi.
Ovviamente questo nuovo sito presenta il futuro, ma non vi è nessuna solida decisione governativa che finanzi questa ambizione, nella quale si dà per scontato che anche gli accessi italiani fino a Torino saranno facilmente e contemporaneamente realizzati.
Che tuttavia lo critica: Une liaison Lyon-Turin…qui ne passe pas par Lyon ?
Cofinancé par l’UE, l’Etat, la Région et le Département de la Savoie dans le cadre des études de phasage en cours, ce site réalisé sous le pilotage de SNCF Réseau est un outil utile pour mieux comprendre le contexte, la nature et surtout l’urgence des choix à opérer.
On formulera tout de même une critique de fond partagée par les acteurs du territoire, l’Italie et la Commission de Bruxelles. En effet, le site indique que la réalisation des accès français est subordonnée à l’hypothétique saturation préalable de la ligne historique Dijon-Modane. Et ce au prix de lourds investissements sur cette ligne qui correspond d’autant moins aux objectifs du Lyon-Turin…qu’elle ne passe pas par Lyon. |||| Un collegamento Lione-Torino… che non passa per Lione?
Cofinanziato dall’UE, dallo Stato, dalla Regione e dal Dipartimento della Savoia nell’ambito degli studi di fasatura in corso, questo sito, creato sotto la guida di SNCF Réseau, è uno strumento utile per comprendere meglio il contesto, la natura e soprattutto l’urgenza delle scelte da fare.
Tuttavia, sarà formulata una critica fondamentale condivisa dagli attori del territorio, dall’Italia e dalla Commissione di Bruxelles. In effetti, il sito indica che la realizzazione degli accessi francesi è subordinata all’ipotetica saturazione preliminare della linea storica Digione-Modane. E questo a costo di un forte investimento su questa linea, che corrisponde tanto meno agli obiettivi della Lione-Torino… perché non passa per Lione-
In questo documento realizzato a cura di Trasalpine sono dettagliati gli ipotetici investimenti francesi (sospirati) per il TUNNEL e le LINEE di ACCESSO http://www.transalpine.com/sites/default/files/documents/documentation/liaison-ferroviaire-digital_bd.pdf . Notare questa affermazione: “Aujourd’hui, le Lyon-Turin répond pleinement à l’ambition de neutralité carbone d’ici 2050 affiché par le Green Deal européen.” che conferma la necessità di ostacolare la Torino-Lione principalmente sul fronte del Crimine Climatico. Senza tralasciare il fatto che l’impresa è falimentare dal punto di vista della gestione. Ma forse TBTF… too big to fail.

http://www.transalpine.com/sites/default/files/documents/documentation/liaison-ferroviaire-digital_bd.pdf