Appello per l’8 Dicembre 2018  9a Giornata Internazionale contro

le Grandi Opere Inutili e Imposte e per la Difesa del Pianeta

Le Resistenze nei Territori Rilanciano il Bel Paese e Difendono il Futuro del Pianeta

Vi è stata un’ampia convergenza dei movimenti verso la data dell’8 DICEMBRE 2018 quale 9a Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte e per la Difesa del Pianeta con una mobilitazione diffusa contro le opere più o meno “grandi”, inutili, dannose e devastanti, imposte da lobbies il cui solo scopo è il profitto, ai danni della salute pubblica, degli equilibri ambientali, della stessa democrazia.

Hanno aderito al 5 dicembre 2018:

Movimento No Muos ,”Legalità per il clima: rete di difesa legale del clima e analisi ecologica del diritto”, WILPF Italia,  No Tav Torino e Cintura, Presidio Europa No Tav, Osservatorio Antimafie di Monza e Brianza, Coordinamento Nazionale No Triv, Movimento No Tap, Comitato Umbro Acqua Pubblica, Associazione RASPA, Associazione Bianca Guidetti Serra, NO Tunnel TAV di Firenze, Disarmisti Esigenti, Associazione “Fuoritempo” (Marche), Abruzzo Beni Comuni, “A Sud Onlus” (Roma), No Eolico Selvaggio, Comitato No Tav Bagnaria – Bassa friulana,  laboratorio perUnaltracittà-Firenze, Pro Natura Piemonte , ALterPiana, Firenze/Prato/ Pistoia, Comitato Difensori della Toscana, Associazione “Vivere in Valdisieve” , Associazione Valdisieve, Movimento No Tav Terzo Valico Valpolcevera e Valverde,  Presidio contro le Nocività, Mondeggi bene comune, perUnaltracittà, Comitato ex Manifattura Tabacchi, Rete dei Comitati per la Difesa del territorio, Italia Nostra (nazionale), Italia Nostra Toscana, Italia Nostra Basilicata, Centro Sociale “làbas” e Centro Sociale “tpo” (Bologna), Comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona, Medicina Democratica, CUB (Confederazione Unitaria di Base) nazionale, CUB Basilicata, Cobas Confederazione dei Comitati di Base, Coordinamento No Triv  Basilicata, Comitato No Triv Bella, Comitato NoTriv Brindisi  Montagna, Assemblea Permanente NoTriv Rionero in Vulture, Coordinamento Regionale Acqua Pubblica di Basilicata, WWF Basilicata ed Aree Interne, Cobas Scuola Basilicata, Libera Basilicata, Liberiamo la Basilicata, Associazione Ehpa, No Eolico Selvaggio Bisaccia (AV), Comitato Piani del Mattino contro eolico selvaggio, Comitato per la salute del Fiume Noce, Osservatorio popolare della Val d’Agri, NoScorie International, Con.Pro.Bio. Lucano - Consorzio Produttori Biologici e Biodinamici, Venosa Pensa, Associazione VOLA Basilicata, PCI Basilicata, Associazione ANTIGONE Oppido Lucano, AIAB BASILICATA, USB Basilicata, Centro di Documentazione Associazione MIchele Mancino – Osservatorio Migranti Basilicata, Potere al Popolo Basilicata, Biblioteca Invenduti e Malvenduti (Palazzo S. Gervasio), Gruppo Volontari per l’Ambiente – Matera, Associazione Città Plurale – Matera, Cattolici per la Vita dellaValle (TO), Cooperativa olearia Barile (PZ), Centro Sociale Rialzo, Associazione Solidarietà e Partecipazione Castrovillari, Organizzazione no-profit Alto Ionio Cosentino, Potere al Popolo Calabria, Spa Arrow Organizzazione comunitaria · Rende, Sinistra anticapitalista Calabria, Sbilanciamoci (TO), Assemblea 21 (TO), CAI – Club Alpino Italiano Sezione di Siena, Circolo Legambiente Siena, Italia Nostra Siena, Coordinamento Merse, Comitato Amici del Crevole, Comitato per la valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente di Buonconvento, GAS il Melograno, Associazione Mosca Club, WWF Siena e cittadini di Siena e provincia, Associazione R.A.D.A.R., Comitato No Triv Grassano, AIEA VBA (Associazione Italiana Esposti Amianto), Medicina Democratica, PSI Basilicata, Sinistra Italiana Basilicata, PSI Basilicata, Comitato Diritto alla Salute Lavello, Osservatorio Antinucleare Ambientalista Nova Siri

L’unità delle lotte è stata costruita attraverso una riflessione che si è sviluppata negli ultimi due mesi con gli incontri di Nova Siri, Venezia, Firenze, Melendugno, Roma, Venaus e che proseguirà a Napoli per giungere ad una grande manifestazione nazionale.

Quest’anno l’8 dicembre diventa anche la Giornata per la difesa del Pianeta

Sono molte le associazioni ed i movimenti coinvolti sul territorio che hanno condiviso l’appello “SI’ – AMO LA TERRA!”, per organizzare una campagna a carattere nazionale in coincidenza della Conferenza ONU COP 24 sul clima che si svolgerà a Katowice, in Polonia, dal 3 al 14 Dicembre per tentare di contenere il riscaldamento climatico al di sotto della soglia di 1,5°C rispetto ai livelli pre industriali.

È noto che il clima è già in estrema crisi oggi e l’ultimo rapporto IPCC indica che le emissioni vanno ridotte subito, altrimenti nel 2030 avremo già superato la soglia di sicurezza del riscaldamento globale di 1,5°C.

Gli eventi climatici estremi anche in queste settimane impongono anche ai più scettici, con la forza della devastazione, dal Nord al Sud Italia, l’evidenza degli sconvolgimenti climatici che da anni caratterizzano diverse regioni del Pianeta con conseguenze enormi per la desertificazione, per le carestie, per l’incremento esponenziale dell’inquinamento atmosferico, e per le migrazioni.

L’8 Dicembre, celebrato come la Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili ed Imposte, è stata proposta fin dal 2010 dal Movimento No TAV

In occasione dell’8 Dicembre 2018 abbiamo tutte/i la responsabilità di organizzare una mobilitazione adeguata nei contenuti e nei messaggi programmatici, con la consapevolezza di agire in contemporanea con gli altri movimenti che si battono nelle diverse Regioni con piattaforme ed obiettivi analoghi, per chiedere rispetto e salvaguardia della salute e dei territori, più democrazia, nonché una chiara svolta nelle scelte energetiche fondate sul contenimento della quantità prodotta e sull’uso più efficiente di energia, sulla riconversione dal fossile alle rinnovabili pulite su modello diffuso, decentrato e socialmente partecipato.

Si chiede un cambio di rotta rispetto ad un paradigma energetico e produttivo, per il diritto al clima ed alla giustizia climatica, per favorire cooperazione e convivenza sociale.

Si chiede il diritto all’acqua pubblica, una nuova Strategia Energetica Nazionale riscritta senza interessi delle lobbies, in grado di superare la mistificazione della centralità del gas, la messa a soluzione delle scorie nucleari, per le bonifiche e per la messa in sicurezza del territorio, per una conversione economica a fini sociali degli investimenti destinati alle grandi opere inutili e dannose e alle spese militari,  il disarmo nucleare.

Su tutto il territorio nazionale, dove maggiore è il radicamento dell’iniziativa dei movimenti di opposizione sociale alle Grandi Opere Inutili e Imposte, verranno organizzati momenti di lotta e di sensibilizzazione per favorire l’accelerazione verso lo STOP alle devastanti emissioni climalteranti.

Questo appello è un invito affinché la popolazione partecipi alle manifestazioni che saranno organizzate l’8 dicembre 2018 in molte piazze d’Italia da decine di associazioni nella convinzione che

“LE RESISTENZE NEI TERRITORI RILANCIANO IL BEL PAESE E DIFENDONO IL FUTURO DEL PIANETA”

Al 5 dicembre sono segnalate, in vista dell’8 Dicembre, le seguenti iniziative:

Abruzzo

- 2 Dicembre – Giulianova (TE) Abruzzo Beni Comuni, CNNT

- 9 Dicembre – Roseto degli Abruzzi (TE) Abruzzo Beni Comuni, CNNT

Basilicata

-       8 Dicembre Venosa (corteo ) Coord. No Triv Basilicata

Calabria

-       8 Dicembre Trebisacce (presidio) Associazione RASPA

Emilia Romagna

-       8  Dicembre iniziativa in difesa del bosco dei prati di Caprara

Lombardia

-  30 Novembre 2018  Mantova

- 1 Dicembre Bordolano (CR)

-2 Dicembre 2018  Crema (CR) (presidio)

- ( da definire entro 7 Dicembre)  Soncino (CR) – assemblea pubblica (Comitati ambientalisti lombardi, CNNT)

- 6 dicembre – ore 18.00 c/o LOC, via Pichi 1 – gruppo di lavoro sulla biooccupazione (100 miliardi dalle opere nocive in investimenti ambientalmente e socialmente utili)

- 7 dicembre -    ore 18.00 c/o   Casa delle associazioni, via Marsala 8 – Assemblea sul contrasto alla minaccia climatica e nucleare, con contributo musicale

- 8 dicembre – ore 18.00 c/o    Casa delle associazioni, via Marsala 8  - proiezione di film su Stanislav Petrov e discussione su “La follia del nucleare”

Marche

-        7 Dicembre Assemblea pubblica a Mondolfo – Associazione “Fuoritempo” – CNNT

Piemonte

-       8 Dicembre Torino (corteo) No Tav

Puglia

-       8 Dicembre Melendugno  (corteo) Movimento No Tap

Toscana

-       8 Dicembre (corteo) Firenze

-       8 Dicembre (presidio Piazza Posterla) Coord x Difesa Fiumi Naturali in terre di Siena

-       Sicilia

-       8 Dicembre Niscemi (corteo)  Movimento No Muos

Veneto

-       8 Dicembre (manifestazione regionale ) Padova In Marcia per il Clima

Nota di accompagnamento all’Appello “SI’ -AMO LA TERRA” in vista dell’8 dicembre 

9a Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte e per la Difesa del Pianeta

C’è un’Italia che non abbassa la testa di fronte alla violenza di un sistema “fossile” e inumano che schiaccia il Pianeta, le specie viventi, soprattutto i più deboli.

Che di fronte alle evidenze scientifiche di minacce globali irreversibili non volge lo sguardo altrove per fingere di non vedere e di non sapere; che, come il Segretario Generale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale dell’ONU, Petteri Taalas, crede che “… La finestra di opportunità per l’azione è quasi chiusa ” se veramente vogliamo salvare il Pianeta.

C’è un’Italia che chiede alla Comunità Internazionale di tagliare l’emissione dei gas serra subito, perché è questa la condizione imprescindibile per poter sperare di raggiungere l’obiettivo di emissioni zero entro il 2050, così come indicato nell’ultimo Special Report dell’IPCC.

Gli uomini e le donne di questo Paese potranno anche dividersi su Tap, Tav e Trivelle, ma per tutte/i vale, incontrovertibile, un dato di realtà: viviamo in un mondo finito, in un’astronave con una dotazione finita di risorse rinnovabili, al di fuori della quale tutto cessa. Eppure ancora molti -troppi- restano vittime del cinismo e dell’indifferenza.

Le grandi opere imposte, sovente inutili e dannose, non rispondono ai reali bisogni delle donne e degli uomini e, al contempo, lasciano un’impronta ecologica indelebile ed irrimediabile; ci spingono nella direzione opposta a quella in cui dovremmo marciare a ritmi serrati. E invece …

C’è un’Italia che non è succube del totem della crescita infinita in una dimensione finita e che non crede che la cura dei mali del nostro tempo possa essere affidata al “green washing” di un sistema che ne è la causa né, ancor meno, agli attori di quel sistema.

Che crede che di Terra ne abbiamo una soltanto e che non vada distrutta e violentata.

Quell’Italia fatta di volontariato, di civismo, di impegno disinteressato, l’8 Dicembre, giornata in cui si celebra in tutta Europa la 9a giornata internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte e per la Difesa del Pianeta, si riverserà spontaneamente nelle vie e nelle piazze dei paesi e delle città per chiedere rispetto per la Madre Terra, per i più deboli schiacciati nei loro luoghi di provenienza dagli effetti del Climate Change, per le generazioni che verranno e per tutte le specie viventi.

SI’-AMIAMO LA TERRA e perciò reclamiamo e ci impegniamo per una vera e profonda riconversione morale, etica, tecnologica, economica e sociale.

Manifestare l’8 Dicembre racchiude in sé tutto questo e ci fa sperare in un futuro migliore, in cui la pratica diffusa e consolidata del confronto e della condivisione democratica sappia andare oltre ogni forma di sfruttamento, tra persone e contro le risorse naturali.

Siamo consapevoli che dopo lunghi decenni di battaglie, proposte, resistenze territoriali, la capacità di dialogare e di organizzare iniziative simultanee tra lotte e realtà di movimenti geograficamente tra loro lontani, i “padroni del vapore” stanno sguinzagliando il peggio della loro capacità di ricatto, sventolando lo straccio consumato e bisunto di una chimera di progresso falso e inesistente.

Siamo consapevoli che decisori pubblici, lobbisti e partiti stanno saltando le loro stesse differenze storiche per onorare la mistificazione del profitto a tutti i costi, cercando di ricompattare un rabberciato popolo di obbedienti intorno ad un “SI’” alle opere vuoto e strumentale.

Sappiamo che tutto questo si chiama reazione, vale a dire mancanza di fantasia e cieca religione dell’obbedienza ad un capitalismo aggressivo e senza regole, per far girare al contrario la ruota della Storia.

L’8 Dicembre, insieme, battiamoci a testa alta per piegare la nuova reazione e per una nuova stagione di diritti!

Per SI’-AMO LA TERRA

Enrico Gagliano - 2 dicembre 2018