I fondi europei e nazionali disponibili in seguito all’abbandono del progetto Torino-Lione dovranno essere dirottati verso la mobilità alternativa e sostenibile nella Città Metropolitana di Torino e nella Regione Piemonte

 Il Governo deve creare discontinuità nella catena di comando dell’Osservatorio e del Consiglio di Amministrazione di TELT


La Sindaca di Torino Chiara Appendino ha espresso con convinzione fin dal primo giorno del suo mandato l’opposizione al progetto della Torino-Lione.

La Città di Torino ha formalizzato il 5 dicembre 2016 la sua contrarietà alla proposta di Nuova Linea Torino Lione con l’uscita della stessa e dei suoi rappresentanti dal relativo Osservatorio Tecnico ritenendo incompatibile la partecipazione a tale istituto che non ha il compito di discutere e valutare l’opera in quanto tale, ma solo di considerarne le modalità di realizzazione.

Coerentemente con il suo pensiero, la Sindaca ha ricevuto quest’anno, e ancora recentemente, una delegazione di cittadini “No TAV” ai quali ha confermato la sua posizione annunciando iniziative nei confronti del Governo.

In particolare Chiara Appendino si è recentemente confrontata con i Tecnici nominati dalla Città di Torino per esaminare nel dettaglio lo stato del progetto e verificare le argomentazioni per accelerare il processo di uscita dell’Italia dalla Torino-Lione, consegnando tra l’altro al Ministro Toninelli alcune schede di sintesi ricevute dai tecnici.

Al termine di questo confronto il Gruppo consiliare di maggioranza del M5S, in sintonia con le valutazioni e gli approfondimenti condotti, ha approvato questa settimana una Mozione per impegnare la Sindaca Chiara Appendino e la Giunta Comunale a chiedere al Governo di orientare il suo operato di valutazione del progetto della Torino-Lione in modo trasparente, a partire dalla ridiscussione degli accordi con lo Stato francese.

Ma oltre al metodo di lavoro, gli obiettivi che la Città di Torino indicherà al Governo sono le politiche innovative per il trasporto locale e regionale, in grado di dare le risposte alle esigenze di mobilità prioritarie dei cittadini in questo modo:

destinare tutti i fondi previsti per la Torino-Lione -parte internazionale e parte italiana- alla mobilità collettiva alternativa e sostenibile nei territori della Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte,

- promuovere l’utilizzo dell’intera linea esistente tra Torino e Modane.

Per l’ottenimento di questi obiettivi la Mozione si è espressa chiaramente, il Governo dovrà assumere decisioni in forte discontinuità con il passato, attraverso:

- la sospensione delle attività dell’Osservatorio Tecnico Torino-Lione in attesa di ridefinirne obiettivi e funzioni, cancellando intanto il ruolo del Commissario Straordinario del Governo attualmente rappresentato da Paolo Foietta,

- la sostituzione del Direttore Generale di TELT Mario Virano atto che, ai sensi dell’Art. 13  dello Statuto di TELT, può essere adottato “senza preavviso né indennità e senza necessità di un giustificato motivo”. Questa legittima decisione è indispensabile dopo che il Direttore Generale ha annunciato il lancio di bandi di gara per oltre € 5 miliardi senza che i soci di TELT (Italia, Francia e Unione Europea) abbiano dichiarato di disporre di questi importi,

- il blocco di qualunque operazione indirizzata all’avanzamento dell’opera fino al termine delle valutazioni governative (Analisi Costi-Benefici) e di conseguenza la sospensione della Delibera CIPE n. 67 del 7 agosto 2017 per la quale è stato depositato un ricorso presso la Corte dei conti.