Il fallimento del TAV tra Francia e Spagna

Un avviso per la Torino-Lione

Mercedes Bresso[1]: “Tutti coloro che operano nell’economia dei trasporti sanno molto bene che è l’offerta che genera la domanda nel settore dei trasporti

Questa apodittica verità viene da anni ripetuta a noia da Mario Virano che deve aver seguito in gioventù i corsi di economia dei trasporti della professoressa Mercedes Bresso


Francia e Spagna hanno collaborato alla costruzione della linea ferroviaria ad Alta Velocità tra Figueras e Perpignan sul ben noto Corridoio Mediterraneo tra Algeciras e Kiev, via Lione e Torino. L’opera è stata realizzata tra il 2007 e il 2009 da TP Ferro[2], con il concorso del’Unione Europea in cambio della concessione al suo sfruttamento per 50 anni, poi prorogati a 53 a causa della ritardata messa in servizio al traffico AV nel 2013, ben quattro anni dopo la conclusione di lavori.

La linea è ampiamente sottoutilizzata, solamente 70 treni passeggeri e 32 merci a settimana, nove volte meno delle previsioni. Il costo della sezione transfrontaliera fra Perpignan e Figueras, comprendente il traforo d’El Pertús, è stato di €1,2 miliardi, e oggi il debito della TP Ferro nei confronti delle banche che hanno finanziato l’opera è di €428 milioni.

Dopo pochi mesi di esercizio in passivo, in mancanza di accordo con i suoi creditori per la ristrutturazione del debito, la società TP Ferro ha depositato il bilancio in Tribunale.

Se il fallimento sarà dichiarato i due stati Spagna e Francia (o meglio i cittadini spagnoli e francesi) dovranno rimborsare il debito alle banche ed intervenire direttamente nella gestione, così come previsto nel contratto di concessione tra TP Ferro e i due stati.

Ricordiamo che TP Ferro aveva già richiesto in precedenza €350 milioni di indennizzo ai due Governi per il sovraccosto di costruzione dell’opera, ma un Tribunale della giurisdizione di Ginevra ha respinto il reclamo.

Questo caso non è isolato e rappresenta un avvertimento per le sorti della Torino-Lione in quanto vi sono le stesse premesse: un progetto transfrontaliero, una società mista, il finanziamento europeo e la mancanza di traffico.

Ricordiamo che la sezione transfrontaliera di 57 km della Torino-Lione costa oltre sette volte la linea di 44 km tra Figueras e Perpignan: €8,6 miliardi a preventivo ai quali bisogna inoltre aggiungere €1,6 miliardi per studi e progettazione.

Nulla lascia intravedere un futuro più roseo per la linea franco-italiana rispetto a quella franco-spagnola, anche per il fatto che anche tra Italia e Francia esiste già una ferrovia – sottoutilizzata a meno del 15% della sua potenzialità – sulla quale transitano regolarmente i treni passeggeri TGV francesi e le merci.

Ma Mercedes Bresso, economista dei trasporti, già presidentessa della Regione Piemonte, ora deputata europea per il Partito Democratico, sostenitrice senza tentennamenti della Torino-Lione, ha affermato il 25 giugno scorso a Bruxelles al canale pubblico francese LCP: Tutti coloro che operano nell’economia dei trasporti, sanno molto bene che è l’offerta che genera la domanda nel settore dei trasporti.” [1]

Questa apodittica verità viene da anni ripetuta a noia da Mario Virano che deve aver seguito in gioventù i corsi di economia dei trasporti della professoressa Mercedes Bresso.

Questo non è che l’ultimo dei casi di denaro dei cittadini gettato via.[3]

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[1] Intervista di Mercedes Bresso il 25 giugno 2015 a Europe Hebdo, trasmissione di LCP canale pubblico francese, qui l’estratto: https://youtu.be/rfChbIvb490  la dichiarazione citata è al minuto 1’51″, qui l’intero servizio http://www.lcp.fr/emissions/europe-hebdo/vod/171827-le-lyon-turin-un-projet-d-avenir

[3] Ricordiamo alcuni dei casi più noti e/o recenti di distruzione/dirottamento di denaro pubblico :

- Eurotunnel sotto la Manica http://www.corriere.it/solferino/severgnini/04-04-14/11.spm?refresh_ce-cp

- Autostrada BreBeMi, http://espresso.repubblica.it/palazzo/2015/01/05/news/per-l-autostrada-brebemi-aiuti-da-renzi-e-maroni-1.193813?refresh_ce

- Aeroporto di Ciudad Real, costato 450 milioni e svenduto nel luglio 2015 per €10.000 (diecimila) alla società cinese Tzaneen International: http://economia.elpais.com/economia/2015/07/17/actualidad/1437130421_864179.html