20200319 English and French Text Below

Siano fermate le Grandi Opere Inutili e Imposte

La Torino-Lione è un’opera in deroga al principio di legalità


Le decisioni adottate in questi giorni dagli Stati per fermare la Pandemia Covid-19 stanno provocando un caos economico a livello planetario che non è ancora leggibile in tutta la sua devastante dimensione.

Finanziamenti pubblici miliardari sono stati concessi nella speranza di salvare vite umane e di evitare la distruzione delle economie che potrebbe mettere in pericolo la sopravvivenza a breve e medio termine di milioni di persone.

Tutti, o quasi, lo hanno ormai capito: Niente sarà più come prima.

Le scelte sbagliate

Non lo hanno compreso però molti Decisori politici, Banchieri, Finanzieri, Imprenditori, Comunicatori che, temendo la distruzione dei modelli economici e stili di vita a cui erano abituati, sostengono che “prima si vince la guerra e poi si ricostruiscono le economie” prevedendo un programma che è peggiore del male: fare le Grandi Opere.

Questa non è un’ipotesi ma è contenuta nelle affermazioni del Direttore Generale di TELT Mario Virano che, di fronte all’emergenza Covid-19, afferma che sì, ci saranno dei rallentamenti nei cantieri della Torino-Lione, ma l’opera nonostante tutto va avanti”.

Questo ambizioso signore è il difensore della conservazione a tutti i costi (whatever it takes) delle scelte sbagliate denunciate da decenni dal Movimento No TAV che si oppone ad un investimento come la Torino-Lione, inutile, senza ritorno economico, distruttore dell’Ambiente e del Clima.

L’alternativa

Ma se Niente sarà più come prima, allora siano subito fermate le scelte che devastano la Natura e contribuiscono al Cambiamento Climatico come la Torino-Lione, progetti che distruggono le risorse pubbliche e impediscono l’affermazione di un nuovo modello economico e sociale di cui la Pandemia Covid-19 esalta l’assenza.

Il Movimento No Tav afferma che le attese di Virano “entro fine mese ci sarà la firma a Bruxelles sull’accordo per i finanziamenti e a fine aprile le offerte per il bando di gara per il tunnel di base lato francese” non sono compatibili con la decisione che gli Stati membri e l’Unione europea hanno assunto di realizzare solo progetti validi per il bene del Pianeta e la salute dei suoi abitanti (Green Deal).

Il compito dei Parlamentari europei e della Commissione europea

Se Niente sarà più come prima, allora questo è il momento che vengano assunte decisioni da troppo tempo rinviate.

È intanto urgente e indispensabile che sia fermata la proroga del Grant Agreement del 25 novembre 2015 scaduto il 31 dicembre 2019 (finanziamento della Torino-Lione) e bloccata l’inclusione del progetto Torino-Lione nell’Allegato al nuovo Regolamento CEF durante la sessione di approvazione del Parlamento Europeo del Budget Pluriennale QFP 2021-2027.

Italia e Francia invece, con spirito distruttore, hanno chiesto alla Commissione europea un’impossibile proroga di tre anni al finanziamento ad oggi utilizzato a meno della metà, così violando gli impegni assunti con l’Unione europea del 2015.

La cancellazione del saldo inutilizzato è un dovere della Commissione europea sulla base del principio europeo “use it or lose it” (usalo o perdilo), già adottato per il primo finanziamento nel 2013 a causa della confermata incapacità tecnica e amministrativa di TELT (cfr. questo Rapporto).

Non cancellando il finanziamento la Commissione europea premia l’incapacità del promotore TELT e favorisce un progetto sbagliato che avanza così lentamente con talmente tanti ritardi che persino i promotori hanno da tempo capito, ma non lo ammetteranno mai, che questo tunnel non serve all’Italia e alla Francia né oggi né domani, ma perseverano al solo scopo di sostenere economicamente le imprese che lo costruiscono.

Se il Parlamento europeo escluderà la Torino-Lione nel momento in cui approverà fra qualche settimana il Bilancio Pluriennale 2021-2027, sarebbero liberati alcuni miliardi di € di fondi europei per scopi più urgenti e indispensabili.

Il messaggio delle cittadine e dei cittadini al Governo italiano e al Parlamento

Il Movimento No TAV esige l’abbandono di un’opera in deroga al principio di legalità

Spostare le enormi quantità di risorse economiche previste per un’opera inutile (il cui costo totale è più di 26 miliardi di €) faciliterà l’Italia, la Francia e la Ue a dare risposte ai problemi urgenti dei cittadini: oggi il contrasto al Covid-19 e domani l’irrobustimento della sanità pubblica e la realizzazione di centinaia di piccole opere utili da decenni attese dai cittadini.


The message of the COVID-19 pandemic: nothing will ever be the same

Stop the Unnecessary Imposed Mega Projects

Turin-Lyon is a project in derogation of the principle of legality

The decisions taken these days by the States to stop the Covid-19 pandemic are causing economic chaos on a planetary level that is not yet readable in all its devastating dimension.

Billionaire public funding has been granted in the hope of saving lives and avoiding the destruction of economies that could endanger the survival of millions of people in the short and medium term.

Everyone, or almost everyone, has understood by now: nothing will ever be the same.

The wrong choices

However, many Political decision-makers, Bankers, Financiers, Entrepreneurs, Communicators who, fearing the destruction of the economic models and lifestyles to which they are accustomed, maintain that “first you win the war and then you rebuild the economies”, foreseeing a program that is worse than evil: realizing Mega Projects.

This is not a hypothesis but it is contained in the statements of TELT’s Director General Mario Virano who, in the face of the Covid-19 emergency, states that yes, there will be slowdowns in the Turin-Lyon construction sites, but the work is going ahead despite everything”.

This ambitious gentleman is the defender of the conservation at all costs (whatever it takes) of the wrong choices denounced for decades by the No TAV Movement who opposes an investment like the Turin-Lyon, unnecessary, without economic return, destroyer of the Environment and Climate.

The alternative

But if nothing will ever be the same as before, then choices which devastate nature and contribute to Climate Change such as the Turin-Lyon, projects that absorb public resources and prevent the affirmation of a new economic and social model whose absence is extolled by the Covid-19 pandemic should be immediately stopped.

The No Tav Movement states that Virano’s expectations “by the end of the month there will be the signing in Brussels of the agreement for the financing and at the end of April the bids for the tender for the French side base tunnel” are not compatible with the decision taken by the Member States and the European Union to carry out only projects valid for the good of the Planet and the health of its inhabitants (Green Deal).

The task of the MEPs and the European Commission

If Nothing will ever be the same then it is time for decisions that have been postponed for too long.

In the meantime, it is urgent and indispensable that the extension of the Grant Agreement dd 25 November 2015, which expired on 31 December 2019 (financing of the Turin-Lyon project), be stopped as well the inclusion of the Turin-Lyon project in the Annex to the new CEF Regulation during the European Parliament’s approval session of the Multiannual MFF 2021-2027 budget.

Italy and France instead, in a destructive spirit, asked the European Commission for an impossible extension of three years to the funding used to date at less than half, thus violating the commitments made with the European Union in 2015.

The cancellation of the unused balance is a duty of the European Commission on the basis of the European principle “use it or lose it”, already adopted for the first funding in 2013 due to the confirmed technical and administrative incapacity of TELT (see this Report).

By not cancelling the funding, the European Commission rewards the inability of the TELT promoter and favours a wrong project that progresses so slowly with so many delays that even the promoters have long understood, but will never admit it, that this tunnel is of no use to Italy and France neither today nor tomorrow, but they persevere with the sole purpose of providing economic support to the companies that build it.

If the European Parliament would exclude Turin-Lyon approving the QFP 2021-2027 in a few weeks’ time, a few billion euros of European funds would be released for more urgent and indispensable purposes.

The message of the citizens to the Italian Government and Parliament

The No TAV Movement requires the abandon of a work in derogation of the principle of legality.

Moving the enormous amount of economic resources foreseen for a unnecessary project (whose total cost is more than 26 billion €) will make it easier for Italy, France and the EU to give answers to urgent problems of citizens: today the fight against Covid-19 and tomorrow the strengthening of public health and the realization of hundreds of small useful works expected by citizens for decades.


Le message de la pandémie COVID-19 : “Rien ne sera plus jamais pareil”.

Stop aux grandes projets inutiles et imposés

Le Lyon-Turin est un projet en dérogation au principe de légalité

Les décisions prises ces jours-ci par les Etats pour arrêter la pandémie de Covid-19 provoquent un chaos économique à l’échelle planétaire qui n’est pas encore lisible dans toute sa dimension dévastatrice.

Un financement public milliardaire a été accordé dans l’espoir de sauver des vies et d’éviter la destruction d’économies qui pourraient mettre en danger la survie de millions de personnes à court et moyen terme.

Tout le monde, ou presque, a compris maintenant : rien ne sera plus jamais pareil.

Les mauvais choix

Cependant, de nombreux décideurs politiques, banquiers, financiers, entrepreneurs, communicateurs qui, craignant la destruction des modèles économiques et des modes de vie auxquels ils sont habitués, affirment que “d’abord on gagne la guerre et ensuite on reconstruit les économies” en prévoyant un programme pire que le mal : réaliser des Grands Projets.

Il ne s’agit pas d’une hypothèse, mais elle est contenue dans les déclarations du directeur général de TELT, Mario Virano, qui, face à l’urgence de Covid-19, affirme que oui, il y aura des ralentissements sur les chantiers de Turin-Lyon, mais les travaux avancent malgré tout”.

Ce monsieur ambitieux est le défenseur de la conservation à tout prix (whatever it takes) des mauvais choix dénoncés depuis des décennies par le Mouvement No TAV qui s’oppose à un investissement comme celui de Turin-Lyon, inutile, sans rendement économique, destructeur de l’Environnement et du Climat.

L’alternative

Mais si rien ne sera plus comme avant, alors les choix qui dévastent la nature et contribuent au changement climatique comme les Turin-Lyons, projets qui détruisent les ressources publiques et empêchent l’affirmation d’un nouveau modèle économique et social dont l’absence est vantée par la pandémie de Covid-19, sont immédiatement arrêtés.

Le Mouvement No Tav affirme que les attentes de Virano “d’ici la fin du  mois il y aura la signature à Bruxelles de la convention de financement et à la fin avril le lancement des appel d’offres pour le tunnel de base côté français”  ne sont pas compatibles avec la décision que les Etats membres et l’Union européenne ont prise de ne réaliser que des projets valables pour le bien de la Planète et la santé de ses habitants (Green Deal).

La tâche des députés européens et de la Commission européenne

Si rien ne sera plus jamais comme avant, c’est le moment de prendre des décisions qui ont été trop longtemps reportées.

Dans l’intervalle, il est urgent et indispensable que la prorogation du Grant Agreement del 25 novembre 2015, qui a expiré le 31 décembre 2019 (financement du projet Turin-Lyon), soit arrêtée et que le projet Turin-Lyon soit inclus dans l’annexe du nouveau règlement du CEF pendant la session d’approbation du QFP 2021-2027 par le Parlement européen.

L’Italie et la France, au contraire, dans un esprit destructeur, ont demandé à la Commission européenne une impossible prolongation de trois ans du financement utilisé jusqu’à présent à moins de la moitié, violant ainsi les engagements pris avec l’Union européenne en 2015.

L’annulation du solde non utilisé est un devoir de la Commission européenne sur la base du principe européen “use it or lose it”, déjà adopté pour le premier financement en 2013 en raison de l’incapacité technique et administrative confirmée de TELT (voir ce Rapport)

En n’annulant pas le financement, la Commission européenne récompense l’incapacité du promoteur de TELT et favorise un mauvais projet qui progresse si lentement avec tant de retards que même les promoteurs ont compris depuis longtemps, mais ne l’admettront jamais, que ce tunnel n’est d’aucune utilité pour l’Italie et la France ni aujourd’hui ni demain, mais ils persévèrent dans le seul but d’apporter un soutien économique aux entreprises qui le construisent.

Si le Parlement européen exclut Turin-Lyon lorsqu’il approuvera le budget pluriannuel 2021-2027 dans quelques semaines, quelques milliards d’euros de fonds européens seraient libérés pour des objectifs plus urgents et indispensables.

Le message des citoyens au gouvernement et au parlement italiens

Le mouvement No TAV exige l’abandon d’une œuvre en dérogation au principe de légalité

Le déplacement de l’énorme quantité de ressources économiques prévues pour un travail inutile (dont le coût total est de plus de 26 milliards d’euros) permettra à l’Italie, à la France et à l’UE de donner plus facilement des réponses aux problèmes urgents des citoyens : aujourd’hui la lutte contre Covid-19 et demain le renforcement de la santé publique et la réalisation de centaines de petits travaux utiles attendus par les citoyens depuis des décennies.