Il passaggio a Rivalta di Torino della seconda linea ferroviaria Torino-Lione  distruggerà 100 ettari di fertile terra – un milione di metri quadrati-, pari a 140 campi di calcio di serie A


Da anni in Italia continua il processo di “distruzione della terra” attraverso il consumo di suolo senza precedenti, all’occasione stigmatizzato da politici, amministratori locali, e anche dai media.

Infatti ISPRA denuncia un consumo di suolo di 2,2 m2 al secondo nel 2022 in Italia, ma di fronte ai dati reali di consumo di suolo per la Torino-Lione cala il silenzio più totale dei decisori politici perché ritenuta opera utile e indispensabile.

Il passaggio della nuova linea ferroviaria Torino-Lione a Rivalta di Torino consumerà 100 ettari di fertile campagna secondo il progetto attuale, senza contare la distruzione di case e il consumo di altre decine di ettari destinati al quadruplicamento dei binari vicini all’ospedale San Luigi, alle aree degli enormi cantieri, alle strade di accesso, alla modifica della viabilità, ai reliquati, alle strade che verranno dismesse e infine alla distruzione della rete idrografica  (canali, bealere) per l’irrigazione.

Si tratta dell’11% della superficie agricola utilizzata (SAU) nel territorio comunale di Rivalta di Torino.

Saranno oltre un milione di metri quadrati, 50 m2 per ogni residente.

Oppure, per gli appassionati al cacio, una superficie pari a 140 campi di serie A.

Non esiste in Italia un comune che abbia avuto una distruzione di questa portata della SAU per l’insediamento di una qualsiasi infrastruttura viaria o ferroviaria.

Gli amministratori di questa città devono rendersi conto del livello di distruzione causato da questa infrastruttura che non ha eguali altrove anche perché insiste come una S rovesciata all’interno del territorio da Nord-Ovest a Sud-Est e quei terreni sono sottratti per sempre all’attività agricola.

E le operazioni di distruzione del suolo fanno rima con l’emissione per almeno sette anni di pericolose polveri fini e ultrafini, di CO2, di NOx e di rumori per 24 ore al giorno e per 365 giorni all’anno. Un vero e proprio Crimine Ambientale.

Nell’immagine un cantiere dell’Alta Velocità ferroviaria in Francia simile a quello che potrebbe essere installato a Rivalta di Torino