Torino-Lione, le mosse dei Governi

La lettera che ferma i lavori della Torino-Lione

Abbiamo visto la lettera del 3 décembre 2018, scritta su carta intestata dei due Ministeri (MIT e Ministère chargé des Transports), firmata da Danilo Toninelli e Elisabeth Borne e inviata al Direttore Generale di TELT affinché non compia “colpi di mano” lanciando appalti per determinare così una situazione di “fatto compiuto”.

Questa non è un’interpretazione, l’avvertimento al Direttore Generale a non lanciare bandi di gara nel mese di dicembre 2018 è scritto nero su bianco per “evitare ogni confusione sull’interpretazione del lancio dei bandi di gara mentre si svolge l’Analisi Costi Benefici ”.

E anche detto nella lettera che la situazione sarà ulteriormente valutata alla luce dei risultati di questo studio e delle conclusioni che ne deriveranno.

Proprio per questo nella lettera non è scritto che gli appalti saranno lanciati nel 2019.

I Governi informeranno la Commissione europea del rinvio degli appalti e, se necessario, sarà redatto un nuovo calendario.

Ad oggi sono stati svolti nei cantieri italiano e francese della Torino-Lione, e ancora in corso in Francia, solo attività geognostiche. Terminata questa prima fase, potrebbero iniziare il lavori di scavo del Tunnel di base (fase n.2) a condizione che sia data luce verde dai due Governi a TELT e che l’Unione europea abbia confermato i fondi (40% o 50% quando il Parlamento europeo avrà approvato questa variazione proposta dalla Commissione europea) che potrebbero essere inseriti nel  prossimo budget pluriennale 2021-2027.

Ma occorre ricordare agli stessi Governi che per avviare i lavori della fase 2 è necessario che Italia e Francia mettano prima a disposizione del promotore TELT tutti i fondi di questa nuova fase.

L’Art. 16 dell’Accordo di Roma del 2012 tra Italia-Francia precisa infatti, per iniziare i lavori della Fase 2:

Ad oggi l’Italia ha assegnato al progetto solo parzialmente i fondi per i lavori definitivi della Torino-Lione (scavo del tunnel di base), mentre la Francia non ha stanziato nulla per  la fase 2 nel progetto di Budget 2019  dello Stato francese.

Il Governo italiano dovrebbe inoltre sorvegliare l’operato di TELT che, in assenza di finanziamenti francesi, potrebbe utilizzare i fondi italiani, come forma di “tesoreria”, per realizzare lavori in Francia.

E noto che la Francia, sempre riluttante a sostenere questo progetto fin dal 1998, auspica fortemente che sia l’Italia a rinunciare al Progetto.

Sono molte le prove che sostengono questa valutazione. L’ultima è una dichiarazione della Ministra Borne raccolta da un quotidiano francese.

La ministra Borne aveva infatti avvertito il 27 novembre 2018: Torino-Lione, senza una decisione all’inizio del 2019, “i  lavori saranno fermati” cfr. questo articolo de Le Moniteur: https://www.lemoniteur.fr/article/lyon-turin-sans-decision-debut-2019-les-travaux-seront-arretes-alerte-elisabeth-borne.2007084


Lettera 3 dicembre 2018 da Danilo Toninelli e Elisabeth Borne a Mario Virano

3 dicembre 2018

Egregio Direttore Generale,

      Ci riferiamo al vostro ruolo di Direttore Generale di TELT sas, promotore pubblico incaricato della realizzazione dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea Torino-Lione, secondo l’articolo 1 dell’Accordo tra il Governo della Repubblica francese e il Governo della Repubblica Italiana del 24 febbraio 2015. In questo quadro e a richiesta dell’Italia, desideriamo domandare a TELT, tramite lei, in seguito alla decisione annunciata dal Governo Italiano di realizzare una valutazione aggiornata e dettagliata del progetto, della quale la Francia ha preso atto, che la pubblicazione delle gare d’appalto non abbia luogo prima della fine dell’anno 2018, rimanendo inteso che queste gare d’appalto si riferiscono all’attribuzione e alla realizzazione dei primi lotti del Tunnel di base.

     Una tale decisione è necessaria al fine di evitare, conformemente alla richiesta dell’Italia, ogni confusione sull’interpretazione del lancio di queste gare d’appalto, in relazione allo svolgimento in corso della sopraddetta valutazione. È convenuto che la situazione sarà rivista alla luce dei risultati di questo studio e alle conclusioni che ne saranno tirate; il Governo italiano farà di tutto per pubblicare lo studio il più presto possibile.

     I nostri Governi confermano parimenti con la presente l’interesse a beneficiare dei finanziamenti europei per la realizzazione del progetto (Fondi previsti dal Meccanismo per collegare l’Europa) e a rispettare le condizioni del Grant Agreement n.  INEA/CEF/TRAN/M2014/1057372.

     Per questi motivi, informeremo la Commissione europea del rinvio della data di pubblicazione delle gare d’appalto e considereremo, se necessario, la definizione di un nuovo calendario che permetta il mantenimento dei finanziamenti europei previsti, in conformità agli accordi internazionali che esistono tra le Parti.

     Distinti saluti.