20201121 – Pacchetto Next Generation EU – Piano di Ripresa e Resilienza, questo sconosciuto

NEXT GENERATION Italia

L’attesa di leggere il Recovery Plan è crescente al punto che un testo non pubblicato sui siti governativi è stato messo a disposizione dal sito del TG24, che lo ha così spacciato per il Piano Draghi: ”La bozza del Recovery Plan è pronta: sei missioni spiegate in 487 pagine con obiettivi, tempi, costi e tabelle dettagliate.

Per quanto riguarda il progetto Torino-Lione, la parte transfrontaliera non è  inclusa dato che il suo completamento è previsto dopo il 2026, cfr. a pagina 284.

Contesto strategico nazionale La componente si concentra sui seguenti corridoi TEN-T:  Corridoio Mediterraneo che attraversa l’Italia settentrionale da ovest a est (Lione-Torino – Milano-Verona-Venezia-Trieste). Potrebbero essere inserite le tratte nazionali della Torino-Lione.

Da notare a pagina 285 la Riforma “1.1: Accelerazione del processo di approvazione dell’accordo di pianificazione (Contratto di programma, CdP) tra il MIT e RFI”.

Non è chiaro se questo documento sia quello che il Governo Draghi avrebbe fatto pervenire giovedì 11 marzo 2021 al Parlamento.

Il Fatto Quotidiano ha commentato la consegna al Parlamento del Piano con un articolo di Salvatore Cannavò del 14 marzo:  Recovery plan, le 500 pagine che Conte ha lasciato a Draghi. Ma il giornalista ha veramente letto il testo firmato da Draghi e Franco? IFQ avrebbe fatto un buon servizio pubblicandolo per consentire ai cittadini di leggerlo.

Qui un Commento da Il Sole 24 Ore: Le schede tecniche inviate dal governo alle commissioni parlamentari che illustra un testo del quale il giornalista non offre tuttavia il link per leggerlo (ma anche in questo caso il giornalista lo avrà veramente letto?).

Questa la lettera del Ministro Franco inviata l’8 marzo 2021 alla Camera e al Senato, in vista della consegna del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR. Nella lettera sono illustrati gli scopi del Piano e le regole europee da seguire.

NEXT GENERATION Italia – 12 Gennaio 2021

Le Regole Europee che l’Italia dovrà seguire :

REGOLAMENTO (UE) 2021/240 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 10 febbraio 2021 che istituisce uno strumento di sostegno tecnico 

 REGOLAMENTO (UE) 2021/241 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza

20210209 - Via libera del Parlamento Europeo al dispositivo per la ripresa e la resilienza da 672,5 miliardi 

Comunicato ANSA

Qui le proposte iniziali della Commissione Europea del 28 maggio 2020: Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council establishing a Recovery and Resilience Facility 20200528 - Allegati I – II – III 20200528

E a proposito  di Regole Europee, il Parlamento Europeo ha approvato in prima lettura il 19 gennaio 2021 lo Strumento di Sostegno Tecnico che dovrebbe “proseguire e rafforzare il sostegno agli Stati membri nell’attuazione delle riforme”.

L’Art. 1 del Regolamento afferma: “Sostegno tecnico”, misure che aiutano le autorità nazionali ad attuare riforme istituzionali, amministrative e strutturali che siano sostenibili, rafforzino la resilienza, potenzino la coesione economica, sociale e territoriale e sostengano la pubblica amministrazione nella preparazione di investimenti sostenibili e capaci di rafforzare la resilienza.

Lo strumento di supporto tecnico è il successore del programma di sostegno alle riforme strutturali (SRSP), messo in campo nel pacchetto di risposte alla pandemia Covid-19 per aiutare gli Stati membri a mitigare le massicce conseguenze economiche e sociali.

Lo strumento di supporto tecnico aiuta gli Stati membri ad attuare riforme strutturali istituzionali, amministrative e di sostegno alla crescita e di rafforzamento della resilienza. I suoi obiettivi specifici sono assistere le autorità nazionali nel migliorare la loro capacità di progettare, sviluppare e attuare riforme, anche attraverso lo scambio di buone pratiche, processi e metodi appropriati e una gestione delle risorse umane più efficace ed efficiente.

Questi obiettivi devono essere perseguiti in stretta collaborazione con gli Stati membri interessati. Lo strumento coprirà una vasta gamma di settori politici che includono aree relative alla gestione finanziaria e patrimoniale pubblica, riforme istituzionali e amministrative, ambiente imprenditoriale, mercato dei prodotti, servizi e lavoro, istruzione e formazione, sviluppo sostenibile, sanità pubblica, istruzione e settore finanziario . Particolare enfasi è data alle azioni che favoriscono le transizioni verdi e digitali.

La Commissione analizza le richieste di sostegno sulla base dell’urgenza, dell’ampiezza e della profondità dei problemi individuati, delle esigenze di sostegno per il settore politico interessato, dell’analisi degli indicatori socioeconomici e della capacità amministrativa generale dello Stato membro. Sulla base di tale analisi e tenendo conto delle misure e azioni esistenti finanziate da altri fondi dell’Unione o programmi dell’Unione, la Commissione raggiunge un accordo con lo Stato membro sui settori prioritari per il sostegno, gli obiettivi, un calendario indicativo, l’ambito di le misure di sostegno da fornire e il contributo finanziario globale stimato, da definire in un piano di cooperazione e sostegno.

La dotazione finanziaria per l’attuazione dello strumento di supporto tecnico per il periodo dal 1 ° gennaio 2021 al 31 dicembre 2027 è di 864 406 000 EUR (a prezzi correnti).

Il TSI, così come lo strumento predecessore (SRSP), autorizzano la Commissione ad indicare allo Stato Membro le politiche specifiche da adottare.

 NEXT GENERATION Italia – 12 Gennaio 2021 

NEXT GENERATION Italia – Linee di Indirizzo, 7 Gennaio 2021

NEXT GENERATION Italia – Allegati, 7 Gennaio 2021

NEXT GENERATION EU 6 Dicembre 2020 (bozza 125 pagine)

LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE DEL PNRR – 15 Settembre 2020 

€209,6 miliardi all’Italia, ma per fare che cosa ?

Appunto sulla riduzione dell’importo da € 209,6 a 201 miliardiL’importo del Next Generation Eu è dato dalla somma di € 196,5 miliardi – sovvenzioni (68,9) e prestiti (127,6) – previsti dal “RRF, Recovery and Resilience Facility”, e i 13 miliardi del programma React Eu (politiche di coesione). Il calo è dovuto dal fatto che le risorse del NGEU devono tenere conto dei dati aggiornati perché il Regolamento europeo del RRF, emanato a febbraio 2021, ha stabilito che la parte riguardante i prestiti è funzione del PIL del Paese beneficiario nel 2019, e questo dato è stato revisionato all’inizio del 2021. Cfr. https://www.mef.gov.it/focus/Next-Generation-Italia-il-Piano-per-disegnare-il-futuro-del-Paese/ - http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/PNRR_2021.pdf

I media continuano ad informare che il Governo italiano non ha ancora consegnato alla Commissione europea la lista della spesa per l’utilizzazione dei € 209 miliardi assegnati all’Italia nel pacchetto Next Generation EU (che i media italiani hanno ribattezzato recoveri faund) approvato dal Consiglio europeo il 21 luglio 2020 (qui l’Infografica).

Se va bene, ossia se Polonia, Ungheria e forse altri Stati membri non ostacoleranno la distribuzione di questi fondi, il prefinanziamento del RRF-Meccanismo per la Ripresa e la Resilienza sarà versato nel 2021 e dovrebbe essere del 10%.

Per “acchiappare” i soldi di questo pacchetto “Gli Stati membri preparano piani nazionali di ripresa e di resilienza che definiscono i programmi di riforme e di investimenti dello Stato membro interessato per gli anni 2021-23, e sono inviati alla Commissione europea per esame ed approvazione. I piani saranno rivisti e adattati, se necessario, nel 2022 per tener conto dell’assegnazione finale dei fondi per il 2023.” 1

Il gioco del Governo è semplice e perverso allo stesso tempo.

Il Piano di Ripresa e Resilienza il Governo lo ha già scritto a grandi linee, e poi non lo discute che con se stesso ?

Una data di presentazione dei Pacchetti nazionali alla Commissione europea non è prevista. E quindi Conte ha buon gioco a dire “saremo in tempo”.

Conte spedirà il Piano di Ripresa e Resilienza alla Commissione europea senza avviare un dibattito pubblico con le parti sociali, le cittadine, i cittadini ? 2

O lo ha già scritto sulla base dei suggerimenti di Confindustria e tanto gli basta ?

La bozza della lista della spesa, consegnata da Conte ai Presidenti di Camera e Senato il 15 settembre 2020 è qui: Linee guida per la definizione del Piano di Ripresa e Resilienza #NEXTGENERATIONITALIA che orientano la redazione e la scelta dei progetti che dovranno meritare gli aiuti (sovvenzioni e prestiti) del pacchetto Next Generation EU.

Rileviamo che nelle Linee guida è scritto a pagina 18: “Il Governo italiano intende puntare, in primo luogo, sulla rete ferroviaria AV-AC ad alta velocità di rete per passeggeri e merci con il completamento dei corridoi TEN-T.”

Sulla base di questa scelta del Governo, la forte ed esplicita richiesta del Movimento No TAV è “cancellare la Torino-Lione dall’elenco del pacchetto #NEXTGENERATIONITALIA”.

Ricordiamo che è stato ampiamente dimostrato che il progetto Torino-Lione, Crimine Climatico non è affatto “verde” e quindi non è meritevole di aiuti all’interno del pacchetto Next Generation EU, cfr. LA TORINO-LIONE E’ UN CRIMINE CLIMATICO.

Il Principio del Non Nuocere

Segnaliamo che il Consiglio europeo, sulla base della Risoluzione “European Green Deal approvata il 15 gennaio 2020 dal Parlamento Europeo, ha approvato il 21 luglio 2020 (cfr. a pagina 15 delle conclusioni dell’incontro) questo principio: “EU expenditure should be consistent with Paris Agreement objectives and the “do no harm” principle of the European Green Deal” –> “Le spese dell’UE dovrebbero essere coerenti con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e con il principio “Non Nuocere” indicato nei paragrafi 100 e 101 dell’“European Green Deal”.

Un altro motivo per escludere la Torino-Lione dai finanziamenti europei, ma ovviamente valido per altri investimenti finanziati dall’Unione europea.

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1 Three-quarters of Next Generation EU payments will have to wait until 2023
2 Will European Union countries be able to absorb and spend well the bloc’s recovery funding?