SE L’ITALIA CONFERMASSE LA TORINO-LIONE FAREBBE UN REGALO DI OLTRE 2 MILIARDI DI € ALLA FRANCIA

In questi giorni, mentre sale l’attesa della decisione governativa sulla Torino-Lione, molti personaggi politici e media comunicano dati, alcuni di fantasia, sul costo di questa Grande Opera, per la quale l’Unione europea fornisce oggi assistenza finanziaria solo per le prospezioni geologiche per  il Tunnel di base di 57,5 km dato che ad oggi nessun chilometro del Tunnel di base è stato scavato, come certificato dalla stessa Commissaria ai Trasporti dell’Unione Europea Violeta Bulc il 30 aprile 2018.

Mentre il costo totale della sezione internazionale di circa 260 km della nuova linea Torino-Lione, oggi previsto in circa € 29 miliardi (importo rivalutato secondo i criteri indicati nel 2017 dal CIPE), sarà conosciuto dai contribuenti solo quando la linea sarà costruita ed in esercizio, i cittadini hanno oggi il diritto di conoscere il costo del Tunnel di base di 57,5 km che i decisori politici stanno valutando per dare il via o fermare la sua costruzione.

Il CIPE, con sua Delibera n. 67/2017, ha valutato che l’investimento totale per realizzare il Tunnel di base è di € 9,6 miliardi, mentre la ripartizione di questo importo, stabilita all’Art. 18 dell’Accordo di Roma del 30 gennaio 2012, è la seguente:

E’ stato annunciato che la decisione governativa terrà in conto il risultato dell’ACB, gli Accordi tra Italia e Francia e i Regolamenti europei TEN-T e CEF.

E’ bene intanto precisare che non esiste alcun accordo internazionale sottoscritto dall’Italia nei confronti della Francia o dell’Europa che preveda l’esborso di “penali” in caso di ritiro unilaterale italiano.

Egualmente non vi saranno penali da parte dell’Europa perché è noto che l’Unione europea non vincola gli Stati Membri nelle loro decisioni di programmazione.

I decisori politici degli Stati Membri e la Commissione Europea sanno che la decisione di attuare la Torino-Lione spetta unicamente all’Italia e alla Francia sulla base della loro capacità di finanziamento pubblico e dalla fattibilità socio-economica del progetto (Analisi Costi Benefici).

L’unica penale deriverebbe invece dall’iniqua ripartizione dei costi, perché non basata sui km di proprietà del tunnel (Italia 12,5 km, Francia 45 km), che determina che l’Italia finanzierebbe la Francia per 2,2 miliardi di €.

Per dare un’immagine immediata del risultato di questa asimmetria dei costi tra Italia e Francia, proponiamo questo mini grafico:

Costo del tunnel di base al km (in milioni di €)

Nel caso in cui la decisione governativa italiana fosse positiva, occorre inoltre ricordare che l’Art. 16 dell’Accordo di Roma del 30 gennaio 2012 tra Italia e Francia stabilisce che l’inizio dei lavori per lo scavo del tunnel di base potrà avvenire solo al momento in cui questi due Stati abbiano confermato la disponibilità dei fondi per completare integralmente l’opera. Oggi questa disponibilità non esiste.

Nemmeno l’Unione europea ha confermato il suo contributo, dato che il Bilancio pluriennale 2021-2027, nel quale potrà essere inserito il cofinanziamento al tunnel della Torino-Lione, sarà approvato dopo le Elezioni europee di maggio 2019.

Coloro che desiderano approfondire l’inutilità della Torino-Lione, i traffici, le ragioni dell’opposizione, le ragioni di Confindustria, i costi, la cantierabilità del progetto, gli Accordi, i Regolamenti europei, ecc. , possono consultare questa Banca Dati Torino-Lione.