Lettera Aperta al Governo Italiano e all’Unione europea

Open Letter of the No TAV Movement to the Italian Government and the European Union

 English translation below

Nel ricordo sempre vivo del glorioso 8 dicembre 2005 anche quest’anno il Movimento No TAV sarà in piazza, secondo le regole imposte dalla Pandemia Covid-19, per confermare nel presente e nel futuro la lotta alla Torino-Lione, vero e proprio Crimine Climatico.

I quattro appuntamenti previsti, a partire dal 4 dicembre, a Chiomonte, a Giaglione, a Torino e San Didero, e il proseguimento del presidio dei Mulini testimoniano la vitalità e la forza del movimento, pronto a denunciare ancora una volta lo spreco delle risorse economiche pubbliche e la devastazione ambientale che la realizzazione della Torino-Lione provoca.

La devastazione si annuncia con la prossima costruzione del nuovo autoporto della A32 su un terreno a San Didero - zona Baraccone – sotto il quale sono stati fraudolentemente interrati rifiuti pericolosi e sul quale, per decenni, si sono depositati diossine e PCB diffusi dai camini della limitrofa acciaieria.

Lo spostamento dell’attuale autoporto situato a Susa è motivato dalla necessità di voler costruire su quell’area una faraonica quanto inutile stazione “internazionale”, nonché di adibirla ad area di servizio e stazionamento treni: inoltre  vorrebbero farla diventare anche il deposito temporaneo dello smarrino estratto a Chiomonte, con ulteriori conseguenze per la salute degli abitanti.

Serve un Piano nazionale garantito da un processo decisionale democratico

Il Governo ha già annunciato le Linee Guida per l’utilizzo dei 209 miliardi di € del pacchetto NextGeneration-EU destinati all’Italia (la Torino-Lione è compresa), ma non ha attivato alcun dibattito democratico nel Paese in grado di rispondere con equità ai bisogni delle cittadine e dei cittadini.

Siamo di fronte al rischio di una “macedonia” di progetti priva di strategia

Negli anni l’Italia si è dimostrata incapace di utilizzare i fondi europei per la realizzazione di progetti di pubblica utilità: oggi, di fronte alle gravissime conseguenze umane ed economiche della Pandemia Covid-19, questo non dovrà più accadere.

Avvertiamo il grave rischio che le ingenti risorse previste dal pacchetto NextGeneration-EU possano essere utilizzate privilegiando i piani di Confindustria, che da tempo reclama la realizzazione di grandi opere infrastrutturali inutili, con la conseguente devastazione dei territori, l’emissione di enormi quantità di CO2, a solo beneficio e profitto di potenti settori imprenditoriali.

Sono indispensabili eque politiche di sostegno e di vero cambiamento

Noi, Movimento No TAV, in questa situazione di drammatica emergenza sanitaria, affermiamo che è urgente utilizzare tutte le risorse disponibili per le seguenti finalità per il benessere collettivo:

  • sostenere le persone in difficoltà economica

  • potenziare il sistema sanitario pubblico con adeguate strutture e personale

  • rafforzare il sistema educativo e formativo pubblico

  • potenziare il servizio di trasporto locale e realizzare una mobilità sostenibile

  • ricostruire i territori devastati dalle alluvioni, dalle frane e dai terremoti

  • accelerare la transizione ecologica creatrice di veri posti di lavoro

Crediamo che vi sia l’obbligo etico di utilizzare tutte le risorse disponibili per dare urgenti risposte adeguate alle vere necessità della cittadinanza, tra le quali quelle derivanti dalla Pandemia Covid-19 e dall’emergenza climatica.

Siano fermati gli sprechi e la realizzazione delle Grandi Opere Inutili e Imposte come la Torino-Lione

Questa Lettera Aperta è stata inviata a:

  • Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri
  • Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia
  • Paola De Micheli, Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti
  • Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente
  • Ursula von der Leyen, Presidenta della Commissione europea
  • Paolo Gentiloni, Commissario all’Economia
  • Adina Vălean, Commissaria europea ai Trasporti
  • Virginijus Sinkevičius, Commissario europeo all’Ambiente
  • David Sasoli, Presidente del Parlamento europeo

December 8th, 2020

15 years after the liberation of Venaus

Open Letter of the No TAV Movement to the Italian Government and the European Union


In the ever-vivid memory of the glorious 8th December 2005 also this year the No Tav Movement will be in the square, according to the rules imposed by the Covid-19 pandemic, to confirm in the present and in the future the fight against the Lyon-Turin, a real Climatic Crime.

The four appointments scheduled, starting on December 4th , in Chiomonte, Giaglione, Turin and San Didero, and the the continued popular surveillance of the Mills testify to the vitality and strength of the movement, ready to denounce once again the waste of public economic resources and the environmental devastation that the realization of the Turin-Lyon causes.

The devastation is announced with the imminent construction of the new A32 truck port on a plot of land in San Didero – Baraccone area – under which dangerous waste has been fraudulently buried and on which, for decades, dioxins and PCBs spread by the chimneys of the nearby steelworks have been deposited.

The move of the current truck port located in Susa is motivated by the need to build on that area a pharaonic and useless “international” station, as well as to use it as a service area and train station: they would also like to make it the temporary storage of the waste extracted in Chiomonte, with further consequences for the health of the inhabitants.

We need a National Plan guaranteed by a democratic decision-making process

The Government has already announced the Guidelines for the use of the  209 billion  € of the NextGeneration-EU package for Italy (the Lyon-Turin is included), but has not activated any democratic debate in the country able to respond fairly to the needs of citizens.

We are facing the risk of a “fruit salad” of projects without strategy

Over the years, Italy has shown itself incapable of using European funds for the realization of public utility projects: today, in the face of the very serious human and economic consequences of the Covid-19 pandemic, this must no longer happen.

We warn of the serious risk that the huge resources provided by the  NextGeneration-EU package can be used by privileging the plans of Confindustria, which for some time now has been calling for the construction of major unnecessary infrastructure works, with the consequent devastation of the territories, the emission of huge amounts of CO2, for the sole benefit and profit of powerful business sectors.

Fair policies of support and real change are indispensable

We, Movimento No TAV, in this situation of dramatic health emergency, affirm that it is urgent to use all available resources for the following purposes for the collective well-being:

- to support people in economic difficulty

- strengthen the public health system with adequate facilities and personnel

- strengthen the public education and training system

- Strengthen the local transport service and achieve sustainable mobility

- rebuild the territories devastated by floods, landslides and earthquakes

- accelerate the ecological transition creating real jobs

We believe that there is an ethical obligation to use all available resources to provide urgent responses to the real needs of citizens, including those arising from the Covid-19 pandemic and the climate emergency.

Let us stop the waste and the realization of the Unnecessary Imposed Mega Projects such as the Lyon-Turin

This Open Letter has been sent to:

- Giuseppe Conte, President of the Council of Ministers

- Roberto Gualtieri, Minister of Economy

- Paola De Micheli, Minister of Infrastructure and Transport

- Sergio Costa, Minister of the Environment

- Ursula von der Leyen, President of the European Commission

- Paolo Gentiloni, Commissioner for Economy

- Adina Vălean, European Commissioner for Transport

- Virginijus Sinkevičius, European Commissioner for the Environment

- David Sassoli, President of the European Parliament