Comunicato Stampa

24 luglio 2014

MATTINATA  DI  LOTTA  POPOLARE NONVIOLENTA  IN  VALLE SUSA

COMPIUTO A SUSA UN ATTO DI SABOTAGGIO IN PERFETTO STILE NONVIOLENTO COME RACCOMANDATO DA GANDHI, CAPITINI, MANDELA E DA ALTRI GRANDI MAESTRI NONVIOLENTI DELLA STORIA


Ieri, mercoledì 23 luglio 2014, LA VALSUSA IN MARCIA CONTRO IL TAV – CAMPEGGIO ITINERANTE A BASSA VELOCITA’, ha organizzato a Susa un appuntamento in viale Couvert davanti alla sede delle ditte Martina e Lazzaro, che collaborano nel cantiere LTF della Maddalena di Chiomonte allo scavo di una galleria geologica della Torino-Lione.

Mentre venivano delicatamente spostate le telecamere di sorveglianza in modo da inquadrare il cielo, sono stati appesi degli striscioni ai cancelli chiusi e il muro del Parco Tecnologico Martina è stato abbellito con un artistico murale. Sono state infine dipinte delle scritte sulla strada per ricordare ai passanti che la lotta al TAV va avanti e non si arresta.

Poi, un atletico menestrello scalzo, a volto scoperto, con un agile balzo ha superato il cancello, è entrato nel cortile dell’Italcostruzioni e di fronte ad un esterrefatto agente della DIGOS, saltato su un escavatore, ha aperto il cofano e ha smontato alcuni componenti del motore e ha versato nel motore granelli di sabbia simbolo dell’azione No TAV che blocca gli ingranaggi della Grande Opera Inutile e Imposta. Di corsa ha raggiunto l’ingresso della palazzina degli uffici e ha abbracciato il sempre più esterrefatto DIGOS. Lesto come un gatto ha nuovamente scavalcato il cancello e si è unito agli altri manifestanti.

Verso le 10, in concomitanza con l’inizio dell’udienza presso il Tribunale del riesame di Torino in merito all’arresto di Lucio, Francesco e Graziano, un atletico gruppetto di attivisti No TAV ha raggiunto l’imbocco della galleria autostradale di Giaglione e ha collocato uno striscione che riportava la scritta LUCIO FRANCESCO GRAZIANO LIBERI – RINAUDO E PADALINO NON CI FERMERETE tra le due canne.

La SITAF ha provveduto a bloccare il traffico autostradale per oltre un’ora, mentre l’azione è durata una decina di minuti.

Non si è trattato di un atto violento o vandalico, ma è stato un atto di sabotaggio in perfetto stile NONVIOLENTO così come raccomandato da Gandhi, da Capitini, da Mandela e dagli altri grandi nonviolenti della Storia.