novello lanceur d’alerte – whistleblower

28 settembre 2018

Le sarà di certo capitato, signor Chiamparino, di prendere il treno da Bologna a  Firenze.

Ebbene, sappia che lei ha percorso la direttissima, una tratta ferroviaria di 78,5 km dotata di lunghissime gallerie monotubo a due binari non affidabili perché prive di un tunnel parallelo di soccorso, come ha confermato l’ing. Domenico Riccio comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Firenze.

Gallerie uguali a quella del Fréjus di 13,6 km che lei ha definito: “Tunnel non affidabile perché con uscite di sicurezza solo ai due imbocchi”.

Stamani alla Conferenza sulle Infrastrutture del Piemonte, a dare credito a La Repubblica, lei, svolgendo il novello ruolo lanceur d’alerte – whistleblower ha dato pubblicamente l’allarme per il rischio che corrono i viaggiatori ferroviari da Torino a Lione, ma anche, implicitamente, da Bologna a Firenze, da Milano a Roma, ecc.

“Sulla Torino-Lione – ha avvertito Chiamparino – c’è anche una questione di sicurezza: temo che fra dieci anni la linea ferroviaria storica sarà ridotta a lumicino, se non in disuso. Un tunnel con uscite di sicurezza solo ai due imbocchi non è affidabile, e già ora abbiamo un contingentamento del traffico. Se non si costruisce la Tav rischiamo in pochi anni di non avere più un collegamento alpino dal Piemonte alla Francia. Dovremmo chiudere delle relazioni che sono vive e scolpite nella storia”. https://torino.repubblica.it/cronaca/2018/09/28/news/tav_telt_congela_il_maxiappalto_per_il_tunnel_rispettiamo_la_volonta_di_italia_e_francia_a_rischio_i_finanziamenti_ue-207588391/

Sarà presto chiusa anche la direttissima da Bologna a Firenze ?

Le riportiamo per documentazione questo stralcio da un articolo apparso su il fatto quotidiano  https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/12/tav-rapporto-choc-sulla-bologna-firenze/103740/

“Tredici anni fa, era il 1998, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Firenze, l’ingegner Domenico Riccio, faceva presente che il suo comando non era stato consultato al momento della progettazione dei 60 km di tunnel tav tra Vaglia e Bologna, nonostante l’obbligo di legge (la 191 del ’74). E aggiungeva di “nutrire seri dubbi sulla rapidità ed efficacia dei mezzi di soccorso”. In quei sessanta chilometri di galleria è stata scelta la soluzione della “galleria monotubo a doppio binario”, priva cioè di un tunnel parallelo di soccorso, e le finestre intermedie distano tra loro 6-7 km: in questi casi, scriveva già allora il Comando fiorentino, “non è possibile avvicinare i mezzi di soccorso in zone prossime all’incidente”. Mancata consultazione, all’epoca, dei vigili del fuoco, e anche perplessità dichiarate sulle condizioni di sicurezza in galleria.”

La ringraziamo sig. Sergio Chiamparino per aver svolto a favore degli ignari viaggiatori il civile ruolo di lanceur d’alerte – whistleblower.

Attendiamo ogni suo commento, cordiali saluti.

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