NON SIAMO STATI NOI !

#RenziNoTAV

#nonsiamostatinoi

 

Da: Matteo Renzi <matteo@governo.it>
Data: 13 marzo 2016 19:10
Oggetto: Re: Vertice Italia Francia 8 marzo 2016 a Venezia
A: **********@gmail.com

Egregio ,

se lei conosce la vicenda della Lione Torino sa che l’impegno dei miliardi pubblici non è nostro, ma dei Governi che ci hanno preceduto.

Un caro saluto,
Matteo


Da: **********@gmail.com
Data: 05/03/2016 21:04
A: Matteo Renzi <matteo@governo.it>
Oggetto: Vertice Italia Francia 8 marzo 2016 a Venezia

Illustre Presidente del Consiglio,

l’8 marzo incontrerà a Venezia il Presidente francese Hollande.
Parlerete anche del progetto di una nuova ferrovia AV/AC da Lione a Torino. Perché volete costruire un inutile doppione?

La ferrovia esiste già, funziona bene (ci corrono i TGV) ed è usata a meno del 30% della sua capacità (i traffici calano da vent’anni).
Potreste pensarci bene, prima di impegnare vanamente tanti miliardi pubblici?

Grazie

Con ossequi,

**** ******

10 domande a Renzi e Hollande

D’altra parte la posizione di “Matteo” sulla Torino-Lione è nota da tempo (maggio 2013), basta solo che passi dalle parole ai fatti.

http://www.lastampa.it/2013/05/21/cronaca/renzi-rottama-la-tav-non-e-dannosa-e-inutile-g43jcuXwORq75b6u7uSVCK/pagina.html

Il libro di Renzi rottama la Tav “Non è dannosa, però è inutile”

Chiamparino: “La stima resta grande, ma stavolta sbaglia” Esclusa dai lavori una società veneta senza certificato antimafia

È la prima volta che Matteo Renzi rende esplicito il suo punto di vista sulla Torino-Lione: rottamiamola. Lo scrive nel suo libro e scatena la dissociazione di Sergio Chiamparino, l’ex sindaco di Torino candidato alla segreteria del Pd con cui condivide molte riflessioni sul futuro del partito e del Paese. Il sindaco di Firenze dà «un giudizio netto e fermo su ogni forma di violenza» ma questo non «cancella il giudizio politico sulla Tav, che non è dannosa: rischia semplicemente di essere un investimento fuori scala e fuori tempo».

Renzi, ipotizza un modello di sviluppo economico diverso che sostanzialmente sposa un punto di vista caro al movimento No Tav: «Prima lo Stato uscirà dalla logica ciclopica delle grandi infrastrutture e si concentrerà sulla manutenzione delle scuole e delle strade, più facile sarà per noi riavvicinare i cittadini alle istituzioni. E anche, en passant, creare posti di lavoro più stabili». Insomma Renzi afferma di «non credere a quei movimenti di protesta che considerano dannose iniziative come la Torino-Lione.Per me è quasi peggio: non sono dannose, sono inutili. Sono soldi impiegati male».

Chiamparino non la pensa così: «Stima e rispetto reciproco non sono messe in discussione ma io la penso in modo diametralmente opposto: la Tav è utile e può essere un’occasione per creare lavoro».

Che il lavoro ci sia e che faccia gola lo prova la decisione di Ltf, la società responsabile della tratta internazionale della Torino-Lione, di escludere dai lavori del cantiere di Chiomonte una ditta della provincia di Rovigo che, dopo i controlli della Prefettura, è risultata «senza certificato antimafia».