TAV Torino-Lione, la Commissione Tecnica Torino-Lione riepiloga gli elementi fondamentali:

1) Come chiaramente indicato, TELT non può avere alcun titolo o via libera (ancorché in silenzio-assenso) al lancio delle gare Tav. Qualora procedesse in tal senso, questo comporterebbe una grave e diretta violazione degli accordi Italia Francia che sono legge vigente dello Stato. Il Governo è direttamente responsabile dell’operato di TELT..

2) I residui fondi UE (CEF) attualmente a disposizione per la Torino Lione sono già persi anche in presenza di proroga al 2020. Le attività finanziate sono in ritardo da anni a causa di comprovate inefficienze di TELT. La Commissione Europea e l’INEA sono perfettamente a conoscenza della situazione. Anche lanciando ora le gare TELT, essi saranno comunque obbligati a decurtare oltre 300 milioni di sovvenzioni già assegnate. Tale situazione è l’esatta replica di quanto già visto nel 2013 (cfr. Decisione C(2013) 1376 final – durante il Governo Monti): TELT (allora Ltf) perse circa 300 milioni di euro per la sua incapacità a completare le attività promesse.

3) Come ampiamente riscontrato dalle analisi chieste, volute e pubblicate dal MIT, i costi certi della Torino Lione superano ampiamente i suoi potenziali benefici, sia dal punto di vista europeo che francese o italiano. Pertanto, qualora TELT procedesse comunque al lancio delle gare, questo si tradurrebbe in una completa sconfessione dell’operato dell’attuale titolare del MIT e del suo staff. In base a quanto esplicitamente previsto dai Regolamenti CEF, Italia e Francia hanno tutte le prerogative per richiedere una revisione dei programmi di investimento sulla base di ACB che indichino il mutamento dei presupposti.

4) Gli interventi di miglioramento e potenziamento della linea esistente sono urgenti e ineludibili. Dovranno essere realizzati in ogni caso. Il grave ritardo cui assistiamo è diretta responsabilità di chi doveva agire per tempo e non ha agito, a cominciare dai Commissari di Governo. L’attuazione di tali interventi è decisamente più rapida, cantierabile e a basso costo del Tunnel di Base. Una risposta immediata e pratica ai bisogni del mondo produttivo.

Il lancio delle gare TELT (con o senza clausole, notoriamente inapplicabili) sarà interpretato dal territorio come atto politicamente ostile e con conseguenze politiche irreversibili.

Commissione Tecnica Torino-Lione

La Commissione è stata nominata dall’Unione Montana Valle Susa (già Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone e precedentemente Comunità Montana Bassa Valle di Susa e Val Cenischia), dalla Città di Torino e dal Comune di Venaria Reale. Nel territorio amministrato da questi enti vive la maggior parte delle popolazioni (circa 1 milione di persone) interessate dai progetti della Torino Lione in Italia.